Spalletti è andato oltre quanto richiesto e ora gli tocca il boomerang

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L’obiettivo del Napoli era riconquistare la qualificazione Champions. Il suo inserirsi nella lotta al vertice è stato senza dubbio un di più. Per cui adesso, dopo il gran lavoro fatto, la riscoperta di giocatori che si credevano finiti, la gestione di infortuni ed emergenze a josa, sembra davvero assurdo che sul banco degli imputati ci sia Luciano Spalletti. I mugugni, figli della delusione, ci stanno, ma come al solito si rischia di buttar via l’acqua sporca compresa di bambino. La Gazzetta dello Sport scrive:

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“Sul Napoli però  bisogna intendersi, l’obiettivo primario era (è) il ritorno in Champions League, non lo scudetto, motivo per cui sarebbe un errore buttare via Luciano Spalletti come se fosse acqua sporca. L’allenatore ha trascinato il gruppo oltre i propri limiti e ha creato aspettative che oggi gli si ritorcono contro. Siamo nei dintorni del paradosso. Se il Napoli fosse quarto, la posizione di riferimento al via, l’1-1 di ieri sarebbe accettato come un buon risultato perché terrebbe la Roma a distanza. Invece è terzo, molto più vicino al primo posto che al quinto, e la piazza mugugna, impreca, vagheggia ribaltoni che non avrebbero senso. Spalletti ha diritto alla seconda chance sulla panchina del Napoli, se l’è meritata. Sarà la prossima stagione a stabilire una qualche verità sul suo lavoro.”

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