Su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli. Di seguito:
Sulla morte di Rincon
“Sono triste. Era un ragazzo di un’allegria unica, ma soprattutto di una chiarezza bellissima. Era solare, una persona a modo oltre che un bravo giocatore. Quando ci giochi assieme tutti i giorni apprezzi le doti tecniche, poi è negli incontri sporadici fuori dal campo che si apprezza la persona. Freddy si faceva apprezzare da tutti, era corretto, leale e chiaro. Veramente, è stata una brutta notizia”.
Un ricordo dell’esperienza al Napoli con Rincon
“In campo scherzava molto. La nostra era una squadra fatta di giovani emergenti, come Cannavaro e Pecchia, ma anche di persone esperte, c’era il ‘Condor’ davanti, Benny Carbone ecc. Non era una squadra tra le più forti perché il Napoli non poteva spendere troppo, ma era una squadra allegra e che si divertiva. Freddy era uno di quelli, nonostante era un gigante era buono. Una delle poche persone per bene nel calcio”.
Quanto è importante avere personalità così sane in un gruppo?
“Certo, è importante. Quando hai un gruppo il rapporto umano non poteva essere come quello professionale. Fuori dal campo si è amici, ma non avresti dato l’anima per tutti. Ma credimi, per uno come Freddy l’avresti data. Si faceva voler bene, era disponibile ed era uno che diceva il suo pensiero sempre. Mi piacciono le persone che dicono in faccia anche le cose che non ti piacciono. Come si può non apprezzare una persona così pulita… Diceva le cose che riteneva giuste secondo il suo pensiero. Ho un bel ricordo della persona. Il professionista lo abbiamo apprezzato tutti. Sapevo di questo incidente, ma speravo si concludesse in modo diverso”.
Fonte: 1 Station Radio