L’abbiamo chiamato il campionato delle imperfezioni, in realtà è il campionato senza personalità. Il caso più evidente è il Napoli che, quando deve fare il passo in più, scivola. Poi c’è il Milan che ha smarrito il senso del gol e l’Inter, che pareva dispersa, ma si è rimessa in corsa. Le statistiche raccontano che chi è in testa a sei giornate dalla fine, da vent’anni a questa parte, vince lo scudetto. Ma chi è in testa? Sembra davvero che quest’anno non si possa escludere nulla. Il campionato è una giostra, divertente per la sua incertezza, ma imbarazzante per la sua mediocrità. Come detto sopra, il problema è il carattere, la personalità, la determinazione, al di là della qualità delle singole rose. A Milan, Inter e Napoli, separate da due punti, manca proprio questo sentimento del successo. L’Inter pareva la più attrezzata, ma quello che non ha fatto da gennaio in poi, ci induce a diffidare. In questo caso sembra una gara a chi fa meno errori. Forse è il caso, nelle sei (sette per l’Inter) giornate che restano, di provare a vincere vincendo.
CdS