Anche se il Bari non dovesse salire in serie A, con la nuova norma, De Laurentiis, entro il 2024 dovrebbe vendere uno dei club. Se la squadra pugliese dovesse raggiungere la massima serie, anche prima. Il 27 aprile il Tribunale deciderà sul ricorso presentato dal patron del Napoli sul tema multiproprietà. In merito, su La Gazzetta dello Sport si legge:
“De Laurentiis ha organizzato una prima controffensiva sul piano giuridico. La delibera del consiglio federale è stata impugnata contestandone la costituzionalità e la legittimità, soprattutto sul punto degli effetti retroattivi.
In pratica il ragionamento è più o meno questo: nel 2018, quando fu acquistata la società superando la concorrenza di altre 10 proposte, in un contesto in cui vigeva la famosa deroga, con il divieto fermo all’impossibilità di possedere due club professionistici, le regole erano diverse e non è giusto cambiarle in corsa.
Fatto sta che il 27 aprile il Tribunale federale discuterà il ricorso preparato dall’avvocato Mattia Grassani e firmato da Aurelio e Luigi De Laurentiis in proprio, Napoli, Bari e Filmauro. Ma il percorso giuridico potrebbe essere lungo e non esaurirsi nell’ambito sportivo: dopo i tre gradi di giudizio, ci sono il Tar, il Consiglio di Stato e in ultima istanza persino la Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo.”