Saranno tre le assenze che il Napoli di Luciano Spalletti dovrà sopportare domani a Bergamo, contro l’Atalanta. Sicuramente quella di Amir Rrahmani, squalificato, così come quella di Giovanni Di Lorenzo, il Robocop azzurro fermato da un guaio al ginocchio. Ma soprattutto quella di Victor Osimhen: con le sue 4 reti nelle ultime due gare di campionato, l’attaccante nigeriano ha tenuto agganciato il Napoli al sogno scudetto e in casa dei nerazzurri sarà costretto a scontare il turno di squalifica assegnato per una ammonizione che ha lasciato dietro di sé strascichi e polemiche. Ma che Napoli è senza Osimhen? Di certo non una novità. Come nel 2020/21, sua stagione d’esordio in Italia, anche quest’anno Victor ha dovuto guardare il campo da casa troppe volte, stavolta a causa dell’infortunio all’occhio che si è appena messo alle spalle. Sono 10 le gare di campionato saltate fin qui in totale dall’azzurro: cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte per la banda Spalletti. Con 14 gol fatti (1,4 di media a gara) e 9 subìti (0,9 media). E una media punti che non fa ben sperare: 1,7 per gara, non di certo quelli adatti a una volata scudetto così competitiva in vetta. Numeri in netto rialzo quando Osimhen è in campo: nelle 20 gare disputate in Serie A in questa stagione con Osimhen a disposizione – sia titolare che da subentrato – il Napoli ha conquistato quindici vittorie, con tre pari e due sole sconfitte. La media punti passa da 1,7 a 2,4 – di certo più incoraggiante per i sogni di gloria azzurri – e anche quella relativa ai gol segnati sale fino a 1,9 di media per gara. Le sue assenze nella fase centrale della stagione hanno fatto il paio con quelle di altri azzurri importanti, da Anguissa a Fabian, fino a Koulibaly. Stavolta toccherà a tutto il Napoli non farlo rimpiangere. E soprattutto a Dries Mertens: l’uomo che ne aveva già preso i gradi prima di Natale, pronto a migliorare il suo record di gol.
Fonte: Il Mattino