Spalletti, insomma, ha il suo bel da fare. E anche i suoi grattacapi: da un paio di giorni è alle prese con un’influenza che lo ha costretto a disertare gli allenamenti, ma quantomeno il tampone al quale è stato inevitabilmente sottoposto è risultato negativo. Tornerà in campo presto, magari anche oggi se i sintomi saranno diminuiti, ma il dato saliente è un altro: con l’Atalanta gli toccherà sul serio reinventare la squadra a cominciare dal centro della difesa, dove l’inserimento di Juan Jesus al fianco di Koulibaly è certificato. E ancora: cercasi soluzione a destra, dove l’infortunio al ginocchio destro rimediato da Di Lorenzo ha aperto un’autentica voragine per almeno tre partite (Atalanta, Fiorentina, Roma). Sì: lui è fondamentale sia in fase difensiva sia in fase offensiva con le sue discese e le sovrapposizioni. E gli assist, i cross e qualche gol. Pace: il signor Luciano potrebbe rilanciare Malcuit, tra i migliori all’andata ma reduce da un lungo stop, o lanciare Zanoli, giovanotto già testato con l’Udinese dopo l’uscita di Di Lorenzo.
Giovanni. F. Mandarini (Cds)