Insigne ha un incubo da cancellare, la maledizione del 2017
Il campione d’Europa Insigne è un punto fermo per Mancini nella sua Italia, lo considera indispensabile per la sua capacità di cucire il gioco e la sua intesa perfetta sul centro sinistra con Emerson Palmieri e Verratti, oltre che per la sua qualità negli ultimi venti metri. Nel play off maledetto del 13 novembre 2017 contro la Svezia a Milano rimase in panchina, Ventura non lo schierò nè all’inizio, nè a partita in corso: finì 0-0 la gara di ritorno al Meazza e l’Italia dopo la sconfitta per 1-0 in Svezia restò fuori dai Mondiali in Russia 2018. Ora è tra i veterani del gruppo azzurro e dopo il trionfo europeo a Wembley nella finale vinta ai rigori contro l’Inghilterra insegue a trent’anni il grande traguardo del secondo mondiale in carriera. In Nazionale è arrivato a 53 presenze e ha segnato dieci reti, l’ultima al Belgio nei quarti di finale degli Europei in Inghilterra, il tiro a giro che beffò Courtois, uno dei più belli di tutta la manifestazione. E ora insegue un altro gol pesante che possa dare la spinta all’Italia di Mancini contro la Macedonia del Nord: l’ultimo con il Napoli l’ha segnato un mese fa nel 2-1 alla Lazio del 27 febbraio all’Olimpico (l’unico su azione in campionato), match in cui regalò anche l’assist sulla rete decisiva di Fabian Ruiz. Sette in totale le reti in campionato, sei su rigore e una l’ha messa a segno in Europa League contro il Legia Varsavia al Maradona. Lorenzo ha anche firmato sei assist in campionato e uno in Europa League. Fonte: Il Mattino