Tony Damascelli, giornalista, è intervenuto su Il Giornale, aecco le sue parole: “Era già tutto deciso da mesi. Era già tutto finito da tempo. Epilogo di un rapporto passato dall’amore all’indifferenza, con quel gusto masochista tipico della cultura fiattina che usa e getta i propri dipendenti, anche i più illustri, come ribadito nella storia aziendale e anche sportiva calcistica. Accadde con Roberto Baggio, un altro artista del pallone partito al Milan, tra le proteste dei tifosi bianconeri, ma il “codino” non era a fine contratto e la sua vendita portò 18 miliardi alla Juventus, accadde con Gianluca Vialli che, dinanzi alle forti perplessità di un rinnovo, se ne andò al Chelsea. Enrique Omar Sivori si trasferì al Napoli per dissidi con Herrera”.