Spalletti: «Abbiamo scritto un primo capitolo di nove, staremo a vedere»

Il tecnico del Napoli parla anche della partita di Osimhen e della reazione nella ripresa

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L ‘ultima volta al Maradona, con il Milan, l’atteggiamento proprio non gli era piaciuto. Evidentemente ieri è cambiato qualcosa: «Ce l’abbiamo messa tutta proprio tutti per ribaltare la partita», dice Spalletti. Allenatore soddisfatto di una squadra che al di là del passo falso nello scontro diretto – mica poco, per carità – è ancora al centro del sogno. La strada verso lo scudetto è lunga, certo, ma la gente lo ha spiegato e cantato molto chiaramente salutando la vittoria: forza ragazzi noi ci crediamo.

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«Abbiamo scritto un primo capitolo di nove, staremo a vedere».

E sia. Bella storia, comunque, quella vergata dalla penna azzurra di Osimhen: «È un calciatore che va oltre le sue potenzialità ma… Non gli facciamo troppi complimenti!».

C’è voglia di scherzare e di ridere, altroché, ma l’assenza per squalifica di Osi con l’Atalanta sarà un handicap notevole. Soprattutto in questo momento. Soprattutto per un’ammonizione ingiusta: «Poteva essere valutato diversamente: ha la mano dietro e il pallone gli picchia contro».

Osimhen l’ha letta perfettamente, verrebbe da dire: «Quando pensi che sia al massimo delle sue potenzialità riesce a dare uno strappo in più. È un calciatore forte con la vampata che va oltre il limite. Ogni tanto va al di là del recinto, ma devo dire che alcune volte l’abbiamo sfruttato troppo poco su quelle palle buttate dentro perché di testa è fortissimo».

Bravo Osi, sì, ma evidentemente Spalletti preferisce gestirne la crescita con cautela: «Non ce lo mandate troppo in là perché non riusciamo a vederlo…».

Chissà cosa sarebbe accaduto se non si fosse infortunato con l’Inter: «È uno dei giocatori che ci è mancato, ma bisogna sempre averne diciotto con le competizioni così ravvicinate. Purtroppo non l’abbiamo sempre avuto e anche con l’Atalanta mancherà perché è stato ammonito».  

Fonte: CdS

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