Esposito, ex Napoli: “La Lega dovrebbe punire quello striscione”

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Su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Esposito, ex giocatore di Napoli e Verona, ecco le sue parole: Verona-Napoli? Mi aspettavo una partita più difficile, però il Napoli ha interpretato nel migliore dei modi la gara. Doveva dare un segnale forte dopo la sconfitta con il Milan e l’ha dato. E’ stata padrona del campo quasi per tutta la gara sfiorando due volte il gol con Fabian Ruiz. E’ stato un Napoli che ha fatto dimenticare in fretta la brutta sconfitta nello scontro diretto con il Milan, quindi ha riaperto quella parentesi di sogno Scudetto che forse in tanti avevano chiuso. Rivalità extracalcistica di alcune tifoserie contro Napoli? Io credo che sia tutta invidia da una parte (ride, ndr). Posso assicurare che non tutti i veronesi sono così: dovrebbe essere la Lega che dovrebbe intervenire e punire quella frangia di pseudo-tifosi che ha avuto questa idea disastrosa dello striscione. Mi meraviglia che abbiano lasciato passare questo striscione senza dire niente, non può passare inosservato questo messaggio. La politica c’entra ben poco, ci può essere ma fino ad un certo punto. Non fino al punto di scrivere striscioni di questo genere. Faccio fatica a rispondere perché diamo indirettamente voce a gente che non lo merita: giusto parlarne perché sono episodi da condannare, ma non più di tanto. Il Napoli ha un problema negli esterni d’attacco? Potrei essere d’accordo in parte, ma avendo giocato per tanti anni in quel ruolo posso garantire che quando inizi a fare bene le due fasi, dopo non è semplice arrivare davanti con lucidità da fare il passaggio o il tiro giusto. E’ ovvio che se ci arrivi lucido allora è tutto facile, ma non lo è fare su e giù e poi trovare le giocate di qualità. Se sei in salute sia fisica che mentale allora ti risulta tutto più facile, ma in un campionato non lo è. Per esempio Insigne quando lo faceva anni fa era più semplice, ora le due fasi iniziano a farsi sentire, quindi o ne fai bene una o l’altra. Mertens? Non è più il Mertens giovane che era arrivato a Napoli, ma non è neanche finito. Può tornare utile in alcune frangenti della partenza, ma meglio averlo in gruppo che non averlo secondo me nel corso del campionato”.

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