Il Napoli ai voti del Cds – Rrhamani la crescita è costante. Politano spinge poco e difende tanto
Secondo il CdS, male Zielinski e Insigne
Il Napoli esce sconfitto in casa contro il Milan e la strada per lo scudetto si fa difficile. Dopo un inizio di gara con il piglio giusto, alla lunga i rossoneri chiudono i varchi e giocano di rimessa. Ad inizio ripresa arriva la rete di Giroud, botta improvvisa e imparabile per Ospina. Il portiere colombiano poi neutralizza i tiri di Bennaccer e Theo Hernandez. Per gli azzurri sono il tiro a giro di Ounas e poi Lozano, mentre Osimhen si danna l’anima ma non basta. Secondo il CdS, male Zielinski e Insigne.
Fabio Mandarini (Cds) dà le sue valutazioni
Ospina 6,5 – Giroud lo fulmina, ma è reattivo su Bennacer e Theo.
Di Lorenzo 6 – Sovrapposizioni e affondi, più ala che terzino fino a quando Leao non comincia a strappare: ed è allerta massima.
Rrahmani 6,5 – Almeno due o tre chiusure decisive nel primo tempo e un’altra nel secondo. La crescita è costante.
Koulibaly 6 – Dei due centrali è quello che si sgancia, che alimenta l’azione. E sul gol, a spiccare, è più che altro la bravura di Giroud.
Mario Rui 5,5 – L’asse con Insigne non funziona. Messias gli concede spazio e agio, ma quando attacca finisce anche lui nella rete difensiva.
Fabian Ruiz 5,5 – Nel primo tempo sono calcio di qualità e copertura, tanto che l’ombra di Kessie evapora presto, ma poi a sparire è lui.
Mertens (31’ st) sv – Pochi minuti e un’iniziativa.
Lobotka 6 – Corre e occupa mille spazi, e sebbene le idee siano buone e lui provi ad alzare i ritmi, e intorno che la musica è bassa.
Lozano (37’ st) sv – La firma del rientro.
Politano 5,5 – Giusto il tempo di cominciare, di promettere venti d’attacco, e finisce per preoccuparsi di Theo e Leao in tandem con Di Lorenzo.
Ounas (23’ st) 6,5 – A destra spacca come un martello e innesca un giro da brividi. Il più pericoloso.
Zielinski 5 – Trotterella, giochicchia. Una strana timidezza che stride con il suo talento. Soffre il respiro di Tonali.
Anguissa (37’ st) sv
Insigne 5 – Non punta mai Calabria e sembra più preoccupato a difendere. Resta basso, troppo, e si spegne. Anzi, non si accende mai.
Elmas (23’ st) 6 – Muscoli e corsa. Minuti d’intensità.
Osimhen 6 – La migliore occasione finisce comoda tra le braccia di Maignan. Si danna tra Tomori e Kalulu e ci prova ancora, galoppando, ma alla fine è solo rabbia.
Fonte: CdS