I voti azzurri del Corriere dello Sport: si salva solo Osimhen
Rrhamani e Fabian Ruiz, per loro serata difficilissima
Il Napoli esce nettamente sconfitto contro il Barcellona con il punteggio di 2-4 ed esce dall’Europa League. Nella prima frazione gli spagnoli partono forte con le reti di Jordi Alba, su azione di contropiede e poi con il tiro a giro sotto l’incrocio di De Jong. Gli azzurri reagiscono e, grazie al VAR, Insigne segna su rigore, per il fallo su Osimhen di Ter Stegen. Nel finale di primo tempo arriva il gol di Piquè, dove passa tra una selva di gambe, palo e rete. Ad inizio ripresa il gol di Aubameyang su azione da manuale degli ospiti. Nel finale la rete della bandiera di Politano. Una vittoria schiacciante del Barcellona, partenopei mai in partita ed ora testa alla Lazio. Rrhamani e Fabian Ruiz, per loro serata difficilissima.
Meret 5 – Affonda insieme alla squadra. Il primo gol è sul suo palo, anche se il tiro di Jordi Alba è da due passi. Sul secondo si fa fregare dal pallonetto a giro di De Jong. Sul terzo non fa un passo verso il palo che accoglie il tiro di Piqué. Zero colpe solo sul quarto: non lo prende nemmeno con le ali.
Di Lorenzo 4,5 – Sbaglia un’uscita dietro l’altra, è confuso, disorientato, non sa come attaccare Ferran Torres, ma soprattutto non trova mai il modo di far partire l’azione come si deve. E’ in ritardo su Aubameyang sul 4-1. Mancini in tribuna sarà preoccupato.
Rrahmani 4 – Un disastro il suo primo tempo. Sul primo gol dovrebbe spendere il giallo fermando Traoré che invece gli va via. Vero, è solo il minuto 8, ma l’alternativa è lasciarlo andare e prendere gol come succede. Sul secondo sbaglia due volte: il colpo di testa sul rinvio di Ter Stegen e poi non accorcia su De Jong. Non riesce a contrastare mai Aubameyang (che lo grazia nei primi 45’), né gli altri attaccanti.
Koulibaly 5,5 – Maestoso al Camp Nou, nel suo regno rimpicciolisce come un difensore qualunque. Per certi aspetti è il simbolo di questa disfatta, non perché sia fra i più colpevoli, anzi, ma perché un fenomeno come lui diventa d’improvviso uno dei tanti.
Mario Rui 5,5 – L’azione più incisiva è quella che porta al secondo gol del Napoli, a 2’ dalla fine, l’attacco a Nico Gonzalez a cui strappa la palla che poi Politano mette in rete. Il resto è sofferenza.
Fabian Ruiz 4,5 – Sbaglia la partita fin dall’inizio. De Jong lo annienta sotto ogni aspetto: per tecnica, corsa e senso tattico. Forse, da spagnolo, sente troppo la partita, ma se è così è una aggravante, non una attenuante.
Ghoulam (28’ st) sv – Resta nella sua zona ad aspettare che la gara finisca.
Demme 4,5 – Ha un compito mica da poco: non deve far rimpiangere Anguissa e Lobotka e invece, come il suo compagno di reparto, non capisce la partita. Lascia uno spazio incomprensibile a Pedri, sbaglia gli appoggi, fa una gran confusione e alla fine del primo tempo Spalletti lo mette fuori.
Politano (1’ st) 6 – Va a destra e prova qualche iniziativa, non molla fin quando lascia il segno, grazie al pressing di Mario Rui su Nico Gonzalez. Almeno per lui il finale è meno amaro.
Elmas 5 – Ci mette l’anima, ma non la testa. E’ sempre fuori tempo quando il Barcellona riparte, non incide e per Jordi Alba non è difficile spingerlo ai margini per tutto il primo tempo. Nella ripresa, quando entra Politano, va al centro accanto a Zielinski e Fabian Ruiz, ma il rendimento non cambia.
Zielinski 4 – Ma c’è anche lui? Nel primo tempo non si vede proprio, non entra mai azione, non contrasta mai Busquets, è un fantasma. Nella ripresa si abbassa per formare un centrocampo a tre. Inutilmente.
Ounas (28’ st) sv – Entra per dimostrare a Spalletti di meritare una chance da titolare. Cerca di far valere la sua tecnica, ma ormai la partita è spenta.
L. Insigne 5 – Ultima partita europea col Napoli, è una storia che in coppa si chiude malissimo anche perché è un suo imperdonabile errore a far precipitare la squadra in una notte da incubo. Un errore non da lui dalla bandierina: malinteso con Zielinski, palla intercettata da Aubameyang e addio Napoli. Potrebbe riprendersi quando segna il rigore, ma è una fiammata, nient’altro. Quando Spalletti lo sostituisce, una parte del Maradona lo fischia. Non è bello.
Petagna (37’ st) sv – Dà il cambio al capitano a cui il tecnico risparmia qualche minuto in vista della Lazio, e fa in tempo a farsi notare con un tiro che Ter Stegen devia in angolo con la spalla.
Osimhen 6 – Almeno lui mette un po’ di paura alla difesa catalana. Si procura un rigore (glielo regala Ter Stegen…), scatta di continuo fra Piqué e Araujo, però alla fine deve arrendersi.
Mertens (28’ st) sv – Venti minuti per far respirare il compagno nigeriano atteso dalla Lazio.
Fonte: A. Polverosi (CdS)