M. Casagrande: “In campo c’è il Napoli, può succedere di tutto. Spalletti è un allenatore straordinario”

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Attore, sì, ma soprattutto tifoso del Napoli. E, nonostante gli impegni, qualsiasi essi siano, Maurizio Casagrande è uno di quelli che non se ne perde una. Figuriamoci Napoli/Barcellona. 
Ma veniamo al presente, a oggi: sarà allo stadio? «Purtroppo no».
E quindi, dove vedrà la partita? «Durante le prove dell’anteprima dello spettacolo che porterà a Napoli A tu per tre. Ma non mi posso certo perdere la sfida con il Barcellona. Anzi, l’augurio che mi faccio è quello di continuare le prove con serenità».
Alla luce della partita di andata, cosa si aspetta per stasera? «Sono convinto che ci siano tutti i presupposti per fare qualunque risultato».
Ovvero? «Beh, il Napoli ha dimostrato di essere in grado di vincere, ma anche di perdere».
Cosa ne pensa dell’allenatore? «Ho avuto modo di conoscere Spalletti anche personalmente, ma in questo caso mi limito a parlare di campo e da tifoso: è un allenatore straordinario».
E allora veniamo al campo: Insigne dovrebbe giocare titolare. «Mi rasserena molto il fatto che Insigne stasera ci sarà. È il cuore della squadra… anche se lo stiamo per espiantare».
Al netto di Insigne: da chi si aspetta qualcosa di più questa sera? «Sarebbe fin troppo banale parlare di Osimhen».
Perché? «Perché lui è quello che da quando è ritornato a disposizione di Spalletti sta facendo la differenza. È esplosivo, ha dei movimenti incredibili. Mette problemi a tutti gli avversari anche se e quando non segna. Questo perché apre spazio e crea superiorità numerica: per tenerlo d’occhio servono sempre almeno due difensori che per forza di cose devono lasciare incustoditi gli altri attaccanti del Napoli».
E allora a chi ci affidiamo contro il Barcellona? «Il giocatore che continuo ad amare profondamente è Zielinski. Mi aspetto tanto da lui anche perché sotto sotto mi somiglia».
Davvero? «Mi piace la sua capacità di invenzione. Improvvisa, proprio come me sul palco. Lui ovviamente è un fuoriclasse rispetto a me, ma mi piace anche per questo. Ha una tecnica pazzesca e una grande velocità di esecuzione. Ha velocità di lettura e di pensiero: due qualità che sono devastanti. Poco da dire: quando è in forma, e sembra che lo sia, può essere l’arma letale del Napoli».
In E fuori nevica ha interpretato l’avvocato Saponetta che per alcune scene viene scambiato per uno spagnolo: e allora l’avvocato Saponetta spagnolo come vive questa partita? «Con la paura e la tremarella alle gambe. In scena la mia frase in spagnolo era: Hablate. Ora direi Tremate. E l’importante è che gli spagnoli non hablino dopo. Una cosa è certa: se fossi un tifoso spagnolo del Barcellona che viene a vedere la partita avrei un po’ di tremarella».

Factory della Comunicazione

B. Majorano (Il Mattino)

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