L. Spalletti: “Osimhen? Bischerate di fine gara. In futuro due aspetti non dovranno mai mancare”
Il tecnico del Napoli "bacchetta" il nigeriano e analizza il match contro i granata
Da Mertens a Sabatini, passando per Osimhen. Ce n’è per tutti i gusti, dopo la vittoria nel derby: Spalletti non risparmia nulla, davvero. Compreso un bacio scoccato in diretta sulla guancia del nuovo ds della Salernitana e suo vecchio, ottimo e per l’occasione incavolato amico per la sconfitta e i rigori. Non l’unico, però: Osi, entrato dalla panchina, è parso piuttosto teso soprattutto nei confronti di Politano per un passaggio mancato in area, e così il signor Luciano s’è fermato a parlare con lui:
«Era nervosetto perché non ha fatto gol… Ma sono quelle bischerate di fine partita!».
E giù una bella risata. Del resto, il Napoli ha infilato la terza vittoria consecutiva dopo quelle con la Samp e il Bologna, guadagnando punti preziosissimi in ottica Champions:
«Sì, ma dobbiamo migliorare sotto il punto di vista del carattere e della cattiveria».
CASO CHIUSO
E allora, si comincia. Da Osimhen, certo, che dopo il ritorno in campo festeggiato a Bologna una settimana fa, ieri avrebbe voluto anche interrompere il digiuno di gol prolungato dal 17 ottobre in campionato (con il Torino) e in generale dal 21 ottobre (con il Legia in Europa League). Nella fattispecie, Victor si è lamentato per un passaggio che Politano non gli ha servito in area verso la fine della partita, preferendo l’azione personale:
«Era dispiaciuto perché voleva segnare», spiega Spalletti. «Lui è un calciatore nervoso, proprio dal punto di vista della muscolatura: accelera e dà zampate. Poi si sono chiariti e si sono dati la mano».
Giusto così. «In generale, nelle valutazioni bisogna dare priorità al compagno che ha più possibilità di fare gol».
I CONTRATTI
Il signor Luciano liquida la questione e passa ad altro. Innanzitutto alla squadra: «In casa abbiamo perso di quelle partite che fanno male e così rimetterla in discussione dopo il vantaggio è sempre una complicazione. I ragazzi, comunque, hanno reagito bene e sia alla fine del primo tempo sia all’inizio del secondo hanno dimostrato di voler vincere».
Detto questo, la crescita deve continuare: «Ripeto, dobbiamo migliorare nella cattiveria e nel carattere: con le cinque sostituzioni non si è mai tranquilli neanche con due gol di vantaggio».
E ancora: «Non c’è un tempo illimitato per chiudere le partite, dobbiamo considerarlo: in area sono passati tanti palloni anche questa volta e a fine primo tempo per poco non eravamo in parità».
Finale dedicato a Mertens. Al suo futuro, al rinnovo: «Abbiamo un presidente molto attento che negli anni ha dimostrato di creare sempre squadre forti: ora dovrà rivedere i contratti, passerà molto da lì, e se un giocatore vorrà rimanere dovrà stare al livello delle scelte della società».
Fonte: F. Mandarini (CdS)