E’ sempre stato all’ombra di Osimhen e Mertens, ma non si è mai lamentato Petagna, che con pazienza ha aspettato il suo turno, e si è messo sempre a disposizione della squadra. Petagna è oro, nel pieno dell’emergenza, ma Spalletti l’ha sempre saputo, per questo – nonostante la presenza di Osimhen e Mertens – in estate, dopo il gol al Genoa, quando era a un passo dalla Sampdoria, s’impegnò a spiegargli l’idea che aveva in mente, convincendolo a restare. Petagna, che alla Samp avrebbe giocato sempre, ha accettato di vivere all’ombra dei suoi colleghi, lo ha fatto con umiltà e sapendo cogliere ogni occasione. Ha brillato proprio contro la Sampdoria ma era stato luce anche altre volte pur senza gol. In Europa League è stato uomo assist, in campionato ha prima accettato le briciole – 80 minuti fino a ottobre – e poi, nel momento dell’emergenza, quando è cominciato il calvario di Osimhen, ha saputo rendersi utile, fino a diventare indispensabile.
CdS