CdS – Osimhen è guarito, ma il rientro in campo è ancora in dubbio

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Victor Osimhen ha fatto sentire la sua mancanza e come in queste settimane dal suo infortunio al volto, ed il conseguente stop, ma ora è guarito, e la voglia di ritornare in campo ed al gol è tanta. E ora, Osi ci può mettere la faccia: guarito. Di nuovo libero di vivere senza limiti la sua vita di attaccante del Napoli e di tornare ad allenarsi insieme con la squadra sin da oggi. Cinquanta giorni dopo l’intervento al volto: un qualcosa a metà tra un puzzle e un’opera d’arte chirurgica che il professor Gianpaolo Tartaro detto Poppy ha firmato il 23 novembre con un bisturi, 6 placche, 18 viti e una mano ferma da antico pallanuotista per sintetizzare e ridurre una ventina di fratture rimediate nello scontro aereo con Skriniar a San Siro. « È l’unico calciatore al mondo ad avere tante placche e tante viti » , dice Tartaro. « Per me, comunque, le certezze sono due: la frattura è guarita e fino al 31 marzo dovrà usare la mascherina in carbonio » . Il grande punto interrogativo, invece, è legato alla data del rientro in campo: Victor ha giocato l’ultima partita il 21 novembre con l’Inter e poi, a dicembre, si è limitato a un po’ di lavoro personalizzato fino alla positività. In sintesi: dovrà recuperare completamente la condizione atletica. Detto questo, ormai è chiaro a tutti che è di un leone che parliamo; uno che al buio, a prescindere dalla Tac, avrebbe voluto disputare la Coppa d’Africa con la Nigeria per eccesso di generosità e giovanile incoscienza: ed ecco che la suggestione di vederlo in panchina lunedì con il Bologna, con un mese e mezzo d’anticipo rispetto alla prognosi iniziale di 90 giorni, è tanta.

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