Il campionato di serie A femminile è fermo, causa festività natalizie e l’attesa dell’anno nuovo, ma è tempo di bilanci. Tra le squadre promosse, oltre alla Juventus, A.s. Roma e Inter, si aggiunge anche il neo promosso Pomigliano. Bocciate Napoli, Fiorentina e la Lazio.
Juventus 9: Chiude l’anno con un vantaggio mostruoso sulle inseguitrici (+8) e mette l’ipoteca sull’ennesimo titolo. Il tutto senza tralasciare un cammino europeo di tutto rispetto con lo storico approdo ai quarti di finale. Una corazzata che cresce sempre di più e dove ormai non ci sono titolari e riserve, ma un gruppo unico che sa far fronte anche ad assenze pesanti (come Cernoia e come sarà per Salvai) mettendo in luce anche giovani ormai pienamente mature come Lenzini e Caruso.
Roma 8: Dopo la vittoria della Coppa Italia lo scorso anno la squadra giallorossa era chiamata a recitare un ruolo da protagonista in campionato e ci sta riuscendo grazie al lavoro del giovane tecnico Spugna. L’ex Empoli ha alzato l’asticella e costruito una squadra bella, divertente e letale. Peccato solo per i passi falsi con alcune big a ottobre che hanno frenato un cammino strepitoso.
Sassuolo 8: Si conferma come una delle grandi del nostro campionato. A lungo è l’unica squadra a tenere il passo irresistibile della Juve con solo la flessione nell’ultimo mese a frenare le ambizioni, ma il secondo posto è lì. Il tutto senza la stella Bugeja e con una Dubcova in tono minore che potrebbero rivelarsi le vere armi in più nel girone di ritorno.
Inter 7,5: L’arrivo estivo di Guarino in panchina aveva fatto capire che quest’anno le nerazzurre sarebbero stare ambiziose. E così è stato con la squadra che è cresciuta gradualmente fino a mettere insieme una serie di risultati positivi che la tengono agganciata al podio. La vittoria nel derby è stata la ciliegina sulla torta del girone d’andata. E ci sono ancora margini di crescita.
Sampdoria 7: Sorprendente. Nata in estate e partita in ritardo rispetto alle contendenti la squadra ligure ha saputo stupire tutti guadagnando una posizione di tutto rispetto e con un margine di sicurezza abbastanza ampio sulla zona salvezza. Merito del tecnico Cincotta, una garanzia, capace di far rinascere giocatrici come Rincon e Tarenzi che sembravano appannate nelle ultime annate. Anche i guai del presidente Ferrero non hanno inciso sul cammino della squadra.
Pomigliano 7: Altra rivelazione del campionato. Dopo un girone ha gli stessi punti della più quotata Fiorentina, un buon margine sulla salvezza e soprattutto non sbaglia gli scontri diretti. Senza dimenticare un vittoria sull’Inter che vale una medaglia appesa al petto. Non male per un’esordiente assoluta che in estate ha lavorato con attenzione costruendo su una base rodata.
Empoli 6: L’addio di Spugna e di alcune protagoniste della passata stagione è stato un colpo duro da assorbire, soprattutto perché le sostitute hanno faticato a inserirsi e rendere al meglio. Dopo aver stupito un anno fa ci si aspettava un campionato tranquillo, invece le toscane sono in piena lotta per la salvezza anche se le vittorie contro Lazio e Napoli hanno dato fiato alla classifica. Ma guai a distrarsi nel girone di ritorno.
Milan 5: Doveva essere la rivale numero uno della Juve e invece si trova attardata e lontanissima dalle bianconere. La campagna di rafforzamento estiva non ha fatto fare un salto di qualità e le fratture fra Ganz e alcune giocatrici come Giacinti e Boquete non hanno aiutato. Il secondo posto non è distante, ma serve una decisa sterzata nel girone di ritorno.
Fiorentina 5: Un anno di transizione simile non se lo aspettava nessuno. La squadra infatti ha valori importanti e giocatrici di primissimo piano, ma finora si è espressa a corrente alternata con le giovani di talento che non sono riuscite a sbocciare ancora del tutto e le più esperte non sempre impeccabili. La classifica vede le viola lontanissime dalle zone che contano, anzi c’è da guardarsi le spalle.
Napoli 5: In estate sono stati fatti investimenti importanti per alzare l’asticella e disputare un campionato meno tribolato dell’ultimo. Ma qualcosa non ha funzionato e le partenopee si trovano in piena zona retrocessione e hanno già cambiato allenatore. La fortuna non ha certo sorriso al Napoli, ma per salvarsi serve fare di più e replicare la rimonta riuscita un anno fa.
Lazio 4: Tutti si aspettavano di più dalle biancocelesti nonostante fossero neopromosse. E invece la delusione è enorme: una sola vittoria, contro l’Hellas, e poi solo sconfitte e amarezze con solo il derby giocato su buoni livelli. La squadra non sembra affatto male, ma né Morace prima né Catini ora stanno riuscendo a trovare la quadra. E la rimonta per la salvezza appare già un’impresa disperata.
Hellas Verona 4: un solo punto, zero vittorie in undici gare e 32 gol subiti. Dopo essersi indebolito in estate – via Bragonzi e Nichele fra le altre – l’Hellas ha azzeccato praticamente solo un acquisto: Cedeno, autrice dei cinque gol messi a segno dalla squadra finora. Troppo poco per salvarsi in un campionato che vede una retrocessione in più e un livello sempre più alto. Ovviamente nulla, matematicamente, è perduto, ma servirebbe davvero una virata difficilmente ipotizzabile per salvare la stagione e la categoria.
La Redazione