«Da grande voglio fare il posto fisso»
annunciava fiero il bambino Checco Zalone in una delle più famose scene del suo «Quo vado?». Ecco, difficile immaginare che quel bambino avrebbe potuto finire per fare il calciatore oggi. Oggi il posto fisso non ce l’ha più nemmeno il portiere, il più sicuro dei ruoli nella storia del calcio, figuriamogli gli altri. Questo fenomeno, però, apre le porte del campo davvero a tutti: anche a quelli che arrivati in estate con la certezza di svernare in panchina, da un giorno all’altro si ritrovano titolari nelle partite più decisive della stagione. Per informazioni rivolgersi ad Alessio Romagnoli e Amir Rrahmani. Le loro parabole sono diametralmente opposte, perché Romagnoli del Milan è stato anche il capitano, salvo poi pagare un periodo di inattesa involuzione che lo ha portato in seconda fila nella griglia di partenza delle gerarchie di Pioli. L’infortunio di Kjaer, però, lo ha rimesso al centro del villaggio, anzi della difesa e al fianco di Tomori forma l’ultima diga a protezione di Maignan. Rrahmani, invece, è arrivato a Napoli con la consapevolezza di dover aspettare il suo turno perché davanti aveva due mostri sacri come Koulibaly e Manolas. Poi, però, il greco è venuto meno a causa di una serie infinita di infortuni e il kosovaro è diventato titolare fisso. Ecco, Checco Zalone sarebbe davvero fiero di lui.
Fonte: Il Mattino