Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato dal Museo FIFA di Zurigo, in occasione del ricordo per Paolo Rossi. “Attacchi ingiusti da Report, noi conosciamo lo stato dell’arte, alcuni attacchi sono fondati su dati falsi. La giustizia ha i suoi tempi. Quella sommaria non va bene, bisogna avere tutti gli elementi. Report sulla Covisoc? La Figc non ha allentato i parametri. Si fa riferimento a una mail della Covisoc del 30 giugno, con licenze approvate in precedenza, entro aprile. La comunicazione inoltre chiedeva di non tenere conto di una legge dello stato. La federazione rispetta le leggi del nostro Paese”. Ma il presidente federale fa un discorso più generale sul momento del calcio italiano inserito nell’emergenza nata dalla tempesta Covid: “In questi mesi i club si sono accollati molti oneri e non hanno avuto nessun aiuto, hanno perso introiti importanti. Basti pensare solo ai 22 milioni di spettatori in meno con gli stadi chiusi. Nonostante tutto, il calcio è ripartito insieme con 12 settori merceologici, assicurando 1,2 miliardi di gettito fiscale. Avrebbe meritato un grazie vista l’emergenza, i club hanno pagato tutti gli stipendi che potevano. Non voglio sostituirmi alla magistratura ma è giusto precisare queste cose. Per ogni euro di contributo dato al nostro mondo, è stato restituito 17 volte tanto”.
Fonte La Gazzetta dello Sport