Dopo 15 giornate di serie A le 20 squadre contano 63 infortunati in contemporanea. Il Napoli lo sta pagando sulla propria pelle, visto che dopo la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, Insigne, Fabian Ruiz e Koulibaly, si vanno ad aggiungere a Osimhen e Anguissa, colpiti da altri infortuni nelle scorse settimane. «Ma non credo che siano infortuni di natura tecnica: perché allenatore e staff hanno organizzato bene i carichi facendo attenzione a tutto», spiega Giovanni Andreini, preparatore atletico che fa parte dello staff di Roberto Donadoni. Corrado Saccone, preparatore del Napoli: «Il giocatore che gioca più di mille minuti consecutivi è a rischio infortuni. Meglio un giorno di riposo in più che correre rischi. Poi è chiaro che se vai a giocare a Mosca con la neve è tutto più complicato perché non sei abituato a giocare in quelle condizioni climatiche». Sta di fatto che non solo il Napoli sta soffrendo per i troppi infortuni. I 63 totali delle squadre di serie A (senza considerare i giocatori risultati positivi al Covid) devono far riflettere. Soprattutto per quel che riguarda l’organizzazione delle gare e dei calendari.
Il Mattino