Dries Mertens: «Victor s’è fatto male e io dovevo esserci»
Il bomber belga realizza una doppietta nella serata in onore di Diego
Guarisci presto ma stai tranquillo, Osi: Dries c’è. E d’accordo magari a 34 anni gli acciacchi lasciano il segno, il tempo passa per tutti e bla bla: chiacchiere, perché Mertens ha giocato con la verve di un ragazzino e il meraviglioso talento di sempre. Geniale e poi spietato, nessuna pietà per la Lazio, il maestro Sarri e il grande amico Pepe: il primo e il secondo gol, due capolavori di raffinatissima scuola fiamminga. Con l’estro dello scugnizzo: giochetto di classe e precisione l’1-0; una pennellata impossibile delle sue il tris. Infinito, davvero, e sono 139 reti in tutte le competizioni con il Napoli: la storia è sempre più sua, autentico mito azzurro nella notte del D1OS, e soprattutto suo è lo scatto scudetto che ha lasciato il Milan dietro di tre passi. La risposta del campione: nel momento peggiore possibile, con Osimhen infortunato chissà per quanto e con le cicatrici delle due sconfitte consecutive con Inter e Spartak in coppa, Dries ha trascinato e rasserenato Napoli e il Napoli. Godetevi la festa di Diego, gente: al resto ci pensa lui. « Victor s’è fatto male e io dovevo esserci » . Dalla Mano de Dios al piede destro di Mertens: sarà un po’ profano, d’accordo, ma ieri valeva quasi la pena farne una statua.
Fonte: F. Mandarini (Cds)