Cds voti – Insigne e Chiesa non incidono in zona gol. Male anche Tonali
Si salvano solo Bonucci e Cristante in una serata davvero grigia
L’Italia di Roberto Mancini, non va oltre lo 0-0 contro l’Irlanda del Nord, quindi dovrà giocare gli spareggi ed evitare una seconda “apocalisse”. Per gli azzurri prestazione deludente, dove solo a tratti nel primo tempo, si è provato a impensierire gli avversari. I tiri di Insigne e Chiesa, però sono poco convinti e non impensieriscono Peakok Farel. Nella ripresa gli irlandesi sfiorano la rete per due volte, ma Donnarumma e Bonucci evitano il peggio. Un pareggio che costringerà l’Italia a giocare gli spareggi in Qatar 2022 e mettono a nuda le difficoltà in zona gol oltre che costruzione. Si salvano solo Bonucci e Cristante in una serata davvero grigia.
Mancini (Ct) 5 –Cerca di esorcizzare la crisi sperando nei suoi uomini più talentuosi, che steccano come lui la serata della verità premondiale. Senza punte all’inizio, con quattro attaccanti alla fine: dettaglio indicativo. Di qui a marzo deve ritrovare l’Italia.
Donnarumma 5,5 – Il suo primo mondiale non passa dalla bella parata su Saville a inizio ripresa, né dal salvataggio di Bonucci sulla linea nel finale, dopo una sua uscita balorda.
Di Lorenzo 5,5 – Dopo il gol “napoletano” alla Svizzera, spinge da subito, fin dentro l’area piccola irlandese. Sua la prima percussione con tiro-cross insidioso. Resta alto, schiacciando Lewis, e coprendo la fascia con slancio quando serve. Sbaglia gravemente a inizio ripresa, perdendo Lewis, che offre a Saville una palla gol neutralizzata da Donnarumma. Di lì in avanti perde sicurezza.
Bonucci 6,5 –Bicapitano, nella notte in cui affianca Chiellini (114) che non c’è, gioca molti palloni verticali, non sempre bilanciati ma talvolta eversivi per profondità, comunque non sfruttati: ha la forza morale per cercare un ordine nel caos finale. Evita la beffa di Washington.
Acerbi 5 –Vice Chiello ancora una volta, rischia subito un giallo su Saville a metà campo. Porta qualche pallone in avanti, poi anche lui, non vedendo pertugi, preferisce alzare la palla, opzione che non gli appartiene. Soffre l’ingresso di Washington.
Emerson Palmieri 5 – Bloccato dietro, a favore di Di Lorenzo, deputato a salire a destra, si limita a palleggiare in orizzontale con i compagni di reparto, ignorando Chiesa sulla verticale. Si fa vedere con un gran sinistro (80’) prima di uscire.
Scamacca (35’ st) sv Buttato nella mischia alla fine, non ha modo di toccare una palla.
Tonali 5 – Col Diavolo in corpo, titolare per talento e forza, subito ammonito però, accusa la sanzione e il peso del “debutto” pre mondiale. Perde il suo smalto rossonero e la prima occasione per scalare posizioni tra i grandi, uscendo a fine primo tempo.
Cristante (1’ st) 6 -Il tredicesimo di Mancini, buono per tutti i ruoli del centrocampo e per tutti i momenti, entra a inizio ripresa. Resta lucido nel groviglio di tensione, ma non basta.
Jorginho 5 – Pallore d’oro dal dischetto, ha un inizio partita stonato. Si vede che sente il momento delicatissimo della squadra, sapendo che molto dipende da quei suoi penalty sbagliati. Primo tempo piuttosto incolore. Sbaglia scelte di gioco non da lui.
Locatelli (23’ st) 5,5 – Entra con rabbia, ci mette la forza però non riesce a cambiare l’inerzia del match.
Barella 5 – L’Ercolino sempre in piedi d’Italia si sistema da mezzo sinistro. Vorrebbe sfondare ma i nove irlandesi messi a falange non concedono spazio. Oltretutto non è di sicuro nel suo stato di forma migliore.
Belotti (19’ st) 5
Entra nel momento più delicato del match, ma davvero non è in grado di incidere.
Berardi 5 –Servirebbe il suo talento brasiliano. A differenza del suo brillante ingresso con la Svizzera, qui il suo approccio è timido. Eppure dopo qualche spunto fuori misura, mette Insigne (36’pt) nelle condizioni di far male, inutilmente. Dovrebbe crescere nella ripresa, restando invece sotto se stesso.
Insigne 5 –Falsissimo nove, prima punta solo per obbligo di schema, svaria tra le linee, arretrando anche molto, cercando “luce” nella giungla irlandese. Didascalico nelle conclusioni (un paio) nel primo tempo, cercando sempre traiettorie arcuate, di interno e di esterno destro. Prova a essere più incisivo a inizio ripresa, senza riuscirci.
Bernardeschi (23’ st) 5 – Carta tra quelle “disperate” di Mancini. Si ammucchia ai compagni, non ha spunti.
Chiesa 5 – Come contro la Svizzera, resta largo, costantemente a sinistra, ma “strappa” poco, controllato da Dallas. Meno cattivo anche nel cercare la porta, appare innervosito dallo sviluppo della manovra azzurra che poco si appoggia a lui o lo fa trovandolo in fuorigioco. Cambia ripetutamente la fascia, poi si accende brevemente.
Fonte: A. Santoni (CdS)