Amarcord – Quando Mou disse a De Laurentiis: «Non hai i soldi per pagarmi»
Era l’anno del Triplete, 2010. Mourinho e l’Inter si avviavano a vincere Champions, scudetto e Coppa, una stagione indimenticabile che Mou chiuse passando al Real Madrid dando un dispiacere ai suoi tifosi, ai suoi giocatori, al suo presidente Moratti. Era febbraio e alla vigilia dell’arrivo dell’Inter al San Paolo il presidente del Napoli, De Laurentiis, disse:
«Uno come Mourinho non lo prenderei mai. Mi tengo cento volte Mazzarri».
Che era diventato l’allenatore del Napoli pochi mesi prima, sostituendo Donadoni.Mou, che già allora aveva un consulente per la stampa (Eladio Parames), studiò con cura la risposta da dare a De Laurentiis, con relativa bacchettata al collega Mazzarri. E negli spogliatoi del San Paolo, dopo lo 0-0 tra il Napoli e i futuri campioni d’Italia dell’Inter, commentò così le dichiarazioni di De Laurentiis:
«Chi, quello piccolino? Dice che non mi prenderebbe mai? Ma non ha i soldi per permettersi uno come me».
E poi su Mazzarri: «Capisco, per chi non ha vinto niente un pareggio contro di me vale una carriera».
Toni sprezzanti, con un’altra dichiarazione velenosa tirata fuori qualche giorno dopo a proposito di Mazzarri, definito l’allenatore che aveva vinto «la Coppa di Toscana», cioè niente, mentre lui era il pluridecorato Special one.Con Spalletti, invece, il rapporto è buono. Si sono scambiati qualche battuta domenica 3 ottobre durante le dirette dagli spogliatoi dopo le partite della Roma e del Napoli. Mou lo ha chiamato Spallettone e ha detto: «Ma vuoi vincerle tutte? Perderai la prossima partita in trasferta». Cioè, quella all’Olimpico, la sfida che metterà di fronte due squadre con stati d’animo profondamente differenti: la Roma viene dalla pesantissima caduta in Norvegia, dopo la sconfitta con polemiche in casa della Juve, mentre il Napoli è leader in campionato e si è anche rilanciato in Europa League. Ed è sicuro che, a undici anni di distanza da quella polemica, De Laurentiis mai rinuncerebbe a Spalletti per Mourinho.
F. De Luca (Il Mattino)