Frank Anguissa: «Non penso al mio  contratto. Deciderà  la società azzurra  se merito fiducia»  

Il centrocampista del Napoli non pensa al mercato ma al match di Firenze

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Frank è tornato. Anzi è pronto a correre, a lottare su ogni pallone e a dribblare come piace a lui sin dal primo minuto della sfida di domani con la Fiorentina: dopo cinque partite consecutive dalla Juve al Cagliari, passando per il Leicester, Spalletti ha deciso di concedergli mezzo tempo di riposo con lo Spartak, salvo poi entrare nel secondo tempo insieme con Osi per provare a invertire la rotta. Missione naufragata, d’accordo, ma

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Anguissa non fa una sola grinza: «Abbiamo grande voglia di riscatto e a Firenze scenderemo in campo per vincere: questo è sicuro». Tanto meglio. E così facendo, cioè continuando a giocare in questo modo, per il Napoli sarà molto difficile lasciarlo andare: il riscatto è fissato a 15 milioni di euro, ma lui per il momento pensa ad altro.

Pensa alla squadra: «Lo scudetto? Capiremo con il tempo dove potremo arrivare». 

 

 
CHE MALE

E allora, si va per gradi: Insigne è il capitano, Koulibaly è il comandante e Anguissa, magari, il sergente di ferro del centrocampo. Comanda lui, in mezzo. Comanda e si fa sentire: interdizione, corsa, qualità e strappi offensivi tali da suscitare l’entusiasmo del popolo azzurro. In attesa del suo primo gol: sì, con il Cagliari la sensazione che lo stadio volesse la prima firma di Frank era netta. Un centrocampista-diga, diciamo così, che però ai compiti difensivi coniuga una buona qualità a sostegno della manovra e un vezzo: il dribbling. Un marchio di fabbrica che in Premier, in occasione dell’ultima stagione disputata con il Fulham, ha sfoggiato con regolarità fino a comandare anche la classifica di categoria del campionato inglese. Bene, ma sia chiaro: di dribblare i temi caldi, tipo la sconfitta con lo Spartak Mosca, lui non ha alcuna intenzione. «Siamo molto dispiaciuti per il risultato di Coppa, perdere fa male», dice ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. «Noi giochiamo sempre per vincere, ma ora dobbiamo dimenticare lo Spartak e concentrarci esclusivamente sulla partita con la Fiorentina. Sarà molto importante».  

VOGLIA DI VINCERE . Già, senza dubbio: chiudere in un certo modo questa parentesi prima della sosta avrebbe un valore notevole sulle ambizioni. Da scudetto: «Ripeto, sarà il tempo a dire dove potremo arrivare: pensiamo partita dopo partita, e la prossima è con la Fiorentina. Un avversario di qualità: Spalletti ci tiene e ci vuole sempre sul pezzo e infatti ci ha detto subito di proiettarci a Firenze. In Europa, tra l’altro, la qualificazione è ancora aperta».

Tutto vero. Come la voglia di tornare dal Franchi con un tris di punti in tasca: «Giocheremo per vincere, questo posso assicurarlo. Abbiamo voglia di riscatto: siamo un gruppo unito, è una nostra caratteristica, e quello che ci siamo detti dopo lo Spartak resta nello spogliatoio».

E massima solidarietà a Mario Rui, reduce dall’espulsione (evitabile) che ha condizionato la notte di Coppa: «Siamo tutti con Mario: è un guerriero, un grande combattente».

Fonte: F. Mandarini (CdS)

 

 

 

 

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