Graziani: “In Osimhen rivedo un po’ Asprilla, deve solo moderare l’istinto”

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I paragoni si sprecano. D’altra parte è da sempre così. «Chi mi ricorda Osimhen? Io ci vedo molto di Faustino Asprilla, soprattutto nelle movenze. Victor, forse, è più punta, più attaccante da area di rigore come Abraham, col quale ci sono molti altri punti di contatto». Ciccio Graziani ci va diretto, come nel suo stile. «Osimhen, ormai, conosce il nostro calcio, la mentalità e le metodologie di lavoro: sotto questo punto di vista è avvantaggiato su Abraham. Vanno dati i giusti meriti anche a Gattuso, Spalletti può completare l’opera di crescita: un grande maestro per tramutare in macchina da gol questa enorme voglia di vincere». Dove migliorarsi? «Osimhen si lascia prendere ancora troppo dall’istinto, si è visto anche contro il Cagliari. Arrivano problemi di immagine e anche di squalifiche così. Tecnicamente, poi, deve trovare un sinistro più educato. Con la sua fisicità, infine, può fare ancora meglio nel gioco aereo. Questo è il Napoli di Osimhen? C’è una canzone di Vasco Rossi, Dillo alla luna: Vasco è Vasco, ma il sassofonista è sublime. Allora, non basta un cantante al top, servono tanti grandi interpreti. Nel Napoli ci sono: ha ragione Spalletti quando dice che vuole concorrere per vincere. Gli azzurri sono a punteggio pieno e giocano il miglior calcio, anche se hanno avuto il calendario meno competitivo. Ora c’è la Fiorentina. Vlahovic o Osimhen? Meglio Victor in questo momento, per struttura fisica e per gioco espresso».

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CdS

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