La miglior difesa è l’attacco, dicono. Ma se pure il migliore attacco diventa la difesa, mica male. Per informazioni rivolgersi a Koulibaly e Rrahmani, entrambi in gol ieri a Udine. Il Napoli di Spalletti non è solo le fiammate dei vari Osimhen, Insigne e Lozano, è una squadra pensante, che non vive di singoli. Sa prendere fuoco poco alla volta, salire con calma, gestire il pallone e affondare al momento opportuno. In tal senso secondo e terzo gol sono un attestato di maturità. Innanzitutto perché figli di due palle inattiva, e poi perché la preparazione è ancora più bella del gol stesso. Oltre ai difensori (bomber), ci sono anche i bomber veri, ovvero gli attaccanti. Osimhen la stappa, Lozano la chiude. Un gol a testa, due per gli attaccanti, quattro totali. Il nigeriano è uno di quelli che scatta, ma soprattutto scappa e Samir e Becao sono troppo spesso costretti a prendergli la targa, nulla di più. E poi c’è Lozano, che entra e segna. Ma soprattutto manda un segnale importante a Spalletti: «Ci sono anche io». Con un tiro a giro alla Insigne fissa il punteggio sul 4-0 candidandosi prepotentemente per una maglia da titolare contro la Sampdoria.
Il Mattino