Bargiggia: “Il Milan è la favorita per lo scudetto. Spalletti nei due anni di pausa è migliorato”

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“Udinese-Napoli è una partita di alta classifica non solo per gli azzurri, i quali lottano per il vertice, ma anche per i friulani che sono partiti forti con un pareggio e due vittorie – queste le parole di Paolo Bargiggia, giornalista esperto di calciomercato, nella sua rubrica “Parola di Bargiggia” durante “1 Football Club”, trasmissione prodotta dalla testata “IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio – C’è un dibattito sulla formazione che schiererà Gotti, e sono due le possibilità: una squadra più sbilanciata con Pereyra dietro Pussetto e Delofeu, oppure una Udinese più equilibrata lasciando fuori quest’ultimo. Inoltre, Pierpaolo Marino, il ds bianconero, ha smentito la presunta gabbia che Gotti sta preparando per Osimhen. La difesa non cambierà e sarà sempre a tre. Il Napoli, con un centrocampo a cinque, può andare in difficoltà perché giocano a due in mezzo e sono più deboli sulle fasce. Spalletti? In questi due anni di fermo avrà lavorato sull’equilibrio, sulla sua serenità interiore. Rimase molto male per il trattamento ricevuto dall’Inter, i nerazzurri lo lasciarono solo mentre stava perdendo il fratello e non ha mai voluto risolvere il contratto con loro. Il suo calcio è sempre attuale, ora aspettiamo il Napoli di Spalletti al giro di boa del campionato. Di solito le squadre del tecnico toscano iniziano bene e poi rallentano. Un fattore positivo è che sembra non sia andato a scontrarsi con i leader della squadra, come Insigne, a differenza delle sue precedenti esperienze con Roma e Inter. Italiano? È il nuovo che avanza, è la contrapposizione del calcio medioevale che sta vivendo la Juventus con Allegri. Esprime nuovi concetti di gioco, che seguono quelli di Mancini con i quali ha rivitalizzato l’Italia all’Europeo. Ha restituito entusiasmo e idee ad una Fiorentina dopo due anni bui, una scelta eccellente da parte del club viola prendere questo allenatore. Può essere definito il nuovo De Zerbi, e il nostro calcio ha bisogno di questi tecnici più coraggiosi e ricchi di conoscenze i quali non si limitano a dire sempre, come Allegri, che bisogna prende un gol in meno o che la palla va spedita in tribuna. Italiano è maturo anche sull’aspetto delle polemiche, ha gestito in modo egregio le parole di Gasperini post Atalanta-Fiorentina. Pioli? Venne salvato da Maldini e Boban quando l’altra parte della dirigenza rossonera voleva come allenatore Rangnick. In questo momento lui e Italiano esprimono il miglior calcio in Italia. Il Milan è la favorita per lo Scudetto. Il pareggio di ieri contro la Juventus è molto importante, soprattutto perché ottenuto dopo una gara dispendiosa in Champions contro Liverpool e con diverse assenze importanti. Gioco collettivo, organizzato, e stanno cercando di trasmettere senso di appartenenza. Tutto questo non si ritrova più nella Juventus, la quale è alle prese con un cambio generazionale e con un tecnico che non si è aggiornato in due anni di stop, e che sta facendo i conti con il suo calcio conservativo”.
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