«Non so chi giocherà, ma so solo che mi serve che si giochi da Napoli. La gara con il Leicester è la bicicletta che abbiamo sempre sognato di pedalare». Di sicuro un’esagerazione del tecnico, visto che il Napoli non è al suo debutto europeo, anzi è l’unico club italiano che partecipa a una coppa europea per la dodicesima volta consecutiva, ma Spalletti sa anche che, Anguissa a parte, questa è quella stessa squadra che si è fatta paralizzare dal terrore nell’ultima gara col Verona di appena 4 mesi fa. E allora prova a scuotere i suoi: «Non è un problema di 4-3-3 o 4-2-3-1, sappiamo cambiare le cose anche in corsa. Conta come scenderemo in campo con il Leicester: se il rubinetto della qualità e della lotta non sarà aperto, ce la vedremo brutta». A Mosca, dove si è giocato ieri l’altro incontro, a sorpresa il Legia Varsavia ha battuto lo Spartak Mosca per 1-0.
Il Mattino