Profondo rosso per la Juventus, perdite per centinaia di milioni. Ha inciso tantissimo lo Stadium
Si prospetta una perdita record nel bilancio 2020-21 della Juventus, che potrebbe toccare e superare i 200 milioni di euro. Il dato non è ancora ufficiale – lo sarà la prossima settimana quando il Cda del club bianconero approverà i conti dell’esercizio chiuso lo scorso 30 giugno – ma la semestrale della controllante Exor, l’azionista di maggioranza, evidenzia per la Juve un disavanzo di 77 milioni nel semestre gennaio-giugno 2021. La pura somma algebrica con i -113,7 milioni relativi al primo semestre (luglio-dicembre 2020) porta a stimare un risultato negativo per quasi 191 milioni. Senza contare che, al dato definitivo, dovrebbero aggiungersi anche gli effetti delle cessioni di Romero e Cristiano Ronaldo, che hanno comportato minusvalenze rispettivamente per 4,8 e 14 milioni. Il rosso potrebbe quindi essere più pesante e sfondare anche quota 200 milioni. La causa principale è naturalmente la pandemia, che ha avuto un impatto enorme, per la Juve stimato in 320 milioni nel triennio 2019-22. La situazione si fa sempre più seria quindi, dopo i -90 milioni registrati nel bilancio 2019-20, il primo che su cui ha influito il Covid. Per far fronte a questo scenario, la società ha già dato il via libera ad un aumento di capitale da 400 milioni da realizzarsi entro fine anno, già sottoscritto da Exor per la quota di propria competenza. L’azionista di maggioranza si è inoltre impegnato ad anticipare 75 milioni.
STADIUM
Una delle voci che ha inciso maggiormente sul risultato negativo è l’azzeramento praticamente totale dei ricavi da stadio, a causa dell’assenza di pubblico per un anno. Ironia della sorte oggi si celebrano i dieci anni dall’inaugurazione dell’impianto, avvenuta l’8 settembre 2011. Lo stadio di proprietà, in ogni caso, è stata un grande generatore di introiti.
Secondo lo studio di Calcio&Finanza, oltre mezzo miliardo di euro in un decennio (506,7 milioni), grazie ad abbonamenti, biglietti, servizi ed al fatturato “no matchday”, legato prevalentemente al tour dello stadio e ad altre attività commerciali.
A cura di Filippo Bonsignore – Fonte: CdS