Stanislav Lobotka al CdS: «La mia permanenza in azzurro? Merito di Spalletti”

«Spalletti mi tiene in considerazione. Avverto  la sua fiducia. Puntiamo a tornare in Champions»  

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S ostiene Stanley:

Factory della Comunicazione

«Con Gattuso, probabilmente, non avrei giocato anche se avessi perso dieci chili».

E invece rispetto alla stagione precedente ne ha smaltiti sei, dopo l’Europeo s’è presentato a Dimaro tirato e in forma e soprattutto ha incontrato Spalletti. E la sua vita azzurra, complice anche l’infortunio di Demme, è cambiata: due partite, due volte titolare e un totale di 180 minuti in carnet. Più dell’intero campionato scorso: 139, per la precisione.

Scusi, siamo franchi, cos’è successo di preciso? «Semplicemente: il nuovo allenatore mi tiene in considerazione, vengo notato. Ho avvertito fiducia sin dall’inizio: ecco perché sono rimasto».

Per vincere: «Puntiamo innanzitutto alla Champions. E se fosse possibile…».

Cosa? «Proveremmo a vincere lo scudetto».

Parola di Lobotka II: un acquisto fatto in casa.  

 

 
CON GATTUSO

E allora, nuovo allenatore e nuova vita. Inutile girarci intorno o magari nascondersi dietro un discorso diplomatico: Lobo, come lo chiamano tutti, preferisce andare dritto al punto.

Chiaro e semplice: «Quest’anno, cambiando l’allenatore, sono stato notato anche io».

Non fa una piega. Come del resto palese ed evidente è il miglioramento atletico: sei, i chili smaltiti alla vigilia del primo ritiro del Napoli.«“Con Gattuso, forse, non avrei giocato anche se ne avessi persi dieci“.

Ne è convinto. «All’epoca ho anche provato a pensare positivo nonostante le difficoltà, però adesso va tutto bene».

È proprio un’altra storia: «Fortunatamente per me è arrivato un altro allenatore e ho subito avvertito la sua fiducia: ha espresso interesse nei miei confronti, mi ha confermato in rosa e così ho deciso di non cercare un’altra soluzione».  

CON SPALLETTI

Da quando c’è il signor Luciano, in effetti, Lobotka ha infilato due partite di fila dal primo all’ultimo minuto – con il Venezia e il Genoa – accumulando più minuti dell’intero campionato precedente. Una stagione maledetta: 15 presenze in A (mai da titolare), 5 in Europa League e 3 in Coppa Italia, con ultima apparizione di un minuto appena con la Lazio il 22 aprile. Poi, intervento alle tonsille e adios.

Fino all’Europeo: «”Con Spalletti ho avuto subito più spazio e così ho provato a sfruttarlo: è stato tutto diverso sin dal ritiro estivo, anche la comunicazione. In sintesi: improvvisamente il nuovo allenatore mi ha dimostrato un interesse mai avvertito con il vecchio e per fortuna ora mi sto divertendo»

Ha spiegato ai media slovacchi dopo il pareggio della sua Nazionale con la Slovenia nelle qualificazioni mondiali. Terza partita di fila giocata dall’inizio e per intero. «Il gioco di Spalletti mi piace: punta molto sul centrocampo, ci focalizziamo sugli scambi e le combinazioni di gioco».

E i risultati per ora danno ragione al Napoli. «L’avvio non è stato facile: con il Venezia è stato espulso Osimhen e la partita di Genova non è stata delle migliori, eppure siamo riusciti a vincere».

Obiettivo? «La Champions. Ma se ci fosse la possibilità di vincere lo scudetto, beh, ci proveremmo».

Lobotka sarà impegnato con la Slovacchia anche domani (con la Croazia) e giovedì (con Cipro), e ciò significa che rientrerà alla base venerdì. A ventiquattro ore dalla partita con la Juve: ci vuole davvero, un fisico bestiale.  

Fonte: F. Mandarini: CdS

 

 

 

 

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