Ieri, per Insigne e i Campioni d’Europa, è stato un bel ritrovarsi, perché la festa di Wembley e poi quella di Roma unirà per sempre questi ragazzi. Il capitano azzurro col Genoa ha dato ed ha fatto vedere tutto: finte, galoppate, passaggi, assist, sorrisi, recuperi, sacrificio. A momenti scaricatore di porto, altre volte mago con la bacchetta magica. Spalletti non ha mai pensato che perdesse la sua allegria a causa del fatto che stia giocando con il contratto in scadenza. Novità non ce ne sono, su quel fronte che comunque è bollente. Bisogna avere pazienza: De Laurentiis non ne fa una questione di valore del suo capitano, ma adesso non può impegnare il bilancio del Napoli con un contratto pluriennale milionario. Insigne e il suo agente Pisacane sa che presto arriverà il momento del faccia a faccia, dell’incontro in cui si comincerà a discutere di qualcosa. Una sorta di primo round. Magari anche in cui si possa decidere di dirsi addio a fine stagione. Perché tutto è possibile, anche se l’idea può sembrare irreale: quel che conta è che ancora una volta Insigne ha però dato la prova della sua duttilità, pronto a moltiplicarsi e sempre al massimo.
Il Mattino