Venerdì 29 ottobre Amazon Prime Video lancerà la serie «Sueno bendito», sogno benedetto, dedicato alla controversa vita di Diego Armando Maradona, ricca di luci e ombre. Il giorno non è casuale perché sabato 30 ottobre il Pibe avrebbe compiuto sessantun anni. Si è spento il 25 novembre, la sua fine e la sua eredità sono materia giudiziaria tuttora in discussione. E chissà per quanto tempo.
Alle polemiche se ne aggiunge un’altra, quella che riguarda Claudia Villafane, l’ex moglie di Maradona. Già prima della sua morte, la donna – madre di Dalma e Gianinna Dinorah – aveva chiesto di bloccare la serie «Sueno bendito» perché riteneva danneggiata la sua figura. Il sito argentino Infobae ha scoperto che Diego aveva autorizzato gli autori a realizzare questa serie a patto che vi fossero tutte le durissime accuse contro Claudia scritte di suo pugno in un documento articolato in 14 punti e firmato quando era in Messico per allenare i Dorados di Sinaloa.
Le accuse verso l’ex moglie, appunto, sono pesantissime e non tutte chiare. Ecco i 14 punti scritti da Maradona tre anni fa che lui voleva riprodotti nella serie:
1) L’infedeltà di Claudia Villafane e la sua relazione con Jorge Taiana che iniziò quando eravamo sposati;
2) Il furto ai miei danni realizzato da Claudia con l’acquisto di sette appartamenti a Miami fin dal 2000, vicenda per cui siamo in causa;
3) Il testamento che mi fecero firmare in favore di Dalma e Gianinna quando ero in gravi condizioni di salute, a rischio di perdere la vita;
4) Il danno provocato da Claudia, che intestò a sé e a terzi alcuni miei beni;
5) Il furto di tutti gli oggetti che ho accumulato durante la mia carriera;
6) Quando ero ricoverato a Punta del Este lei approfittò della situazione per acquistare beni intestati a lei;
7) Quando ero ricoverato Claudia mi disse che aveva bisogno di soldi e che aveva venduto oggetti per sfamare le nostre figlie, invece stava acquistando appartamenti a Miami;
8) La prima volta che consumai cocaina fu con il padre di Claudia, Coco Villafane, che mi introdusse nel mondo della droga;
9) L’impossibilità di notificare atti presso i domicili di Claudia;
10) La minaccia di non farmi vedere più Dalma e Gianinna se avessi incontrato l’altra mia figlia Jana;
11) Quando io ero a Cuba, Claudia avrebbe dovuto sostenere economicamente i miei genitori e non lo fece;
12) I problemi creati con il fisco italiano perché Claudia (all’epoca amministratrice dell’ex marito, ndr) non pagò le tasse sui contratti;
13) Da tutti i miei contratti prendeva soldi;
14) Le cariche attribuite a Dalma e Gianinna, quando avevano 13 e 12 anni, nelle società che avevo negli Stati Uniti falsificando i documenti.
Accuse pesanti: alcune confuse, altre confutabili. Il rapporto tra Claudia e Diego, sposi il 7 novembre del 1989 dopo un lungo fidanzamento, è stato tormentato, così come quello tra la donna e l’avvocato Matias Morla, il legale di fiducia di Maradona negli ultimi anni, l’uomo che ha gestito i suoi affari e la sua vita escludendo totalmente l’ex moglie e le sue figlie Dalma e Gianinna.
F. De Luca (Il Mattino)