Cucci: “Insigne leader? Il comportamento da vero capitano non è una cosa banale”

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Italo Cucci, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, alla trasmissione Radio Gol. “Ieri mi sono divertito con quel tanto di emozioni che la partita, grazie a Insigne, ha dato. Le emozioni prevalgono su qualche problema di preparazione e di assemblaggio di giocatori che si possono palesare nelle prime partite di campionato. Spalletti? E’ pretestuoso dire a Spalleti di imitare a Gattuso, ha l’originalità tra le sue doti. A Roma non gli piacque un complimento che gli feci quando gli dissi che il suo calcio sembrava quello dell’Olanda. Si sono risolti dei problemi di natura tecnica e ambientale quasi automaticamente, questo fa parte della bravura di Spalletti. Il 4-3-3 mi sembra il ritorno al calcio di Sarri che lo utilizzò dopo un inizio stentato e dopo che i giocatori gli suggerirono di cambiare modulo. Espulsione a Osimhen? Non ci vuole una punizione esagerata, il ragazzo deve capire di tenere i nervi saldi davanti alle provocazioni. Non so come andrà a finire il verdetto, ma se dovesse anche includere una sua assenza con la Juve bisognerebbe fargliela notare fortemente. Le squadre italiane sanno difendere bene anche usando astuzie contro gli attaccanti, quindi deve stare sempre sveglio e attento. Insigne leader? Il comportamento da vero capitano non è una cosa banale. Mi sta bene che Spalletti abbia notato la qualità di questo capitano, le ultime rogne le ha avute a Milano con Icardi, che tutt’era tranne che un capitano. Non mi sembra che il ragazzo sia mai stato senza testa, speriamo che davvero non accadano casini e che rimanga a Napoli. Esultanza di ADL al gol di Elmas? Non era solo per il gol del Napoli, ma per dimostrare la contentezza per piccoli problemi superati e per l’allenatore. Fondamentale per il Napoli sarà se il presidente e Spalletti andranno d’accordo. L’esordio delle altre big? L’unico ostacolo vero l’ha avuto Mourinho con la Fiorentina e se l’è cavata molto bene, finora si sta comportando come un Maestro. La Juve invece ha trovato un’Udinese piuttosto pronta alle battaglie. Allegri ha nascosto Ronaldo, chiesa e Locatelli fino a che ha potuto, mentre sia Inzaghi che Mourinho hanno fatto vedere subito i nuovi acquisti”.

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