Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Barbano co-direttore del Corriere dello Sport, ecco le sue parole: “Ieri Insigne ha dimostrato anche in ruolo non suo, ha guidato il Napoli alla vittoria, dopo un errore che ci può stare. Aureliano ha deciso di non farci vedere la partita, considerare gioco violento il gesto di Osimhen dimostra una inadeguatezza nell’interpretazione delle regole. Ha drogato la partita quella decisione. Nelle avversità si vede il carattere per il Napoli, ma non è un segnale positivo per il campionato. C’è inadeguatezza culturale della classe arbitrale italiane. Le regole del fallo di mano sono cambiate nuovamente, gli arbitri italiani hanno interpretazioni difformi. Gli arbitri condizionano così il campionato. Napoli? Per 22 minuti mi è piaciuto, fin quando è stato in 11. Anche se aveva una difficoltà di affondo, aveva delle coordinate chiare, ho visto più attenzione in difesa con un Koulibaly straordinario. C’è una predisposizione con il tecnico nel modo di interpretare la posizione. Nella scorsa stagione era più alto. Il Venezia non era squadra vera, troppo limitata. Vedremo tra sette giorni le incognite maggiori: il ruolo di Lobotka e la sua capacità di esser play, ad esempio. Una delle cose positive è stato Elmas: avrei detto che lo avrei dato in prestito. È un problema di autonomia tattica e personalità: ieri, lo ha fatto al pari degli altri. Ora, mi sembra evoluto autonomamente come Zielinski“.