La Lega Serie A chiede al Governo di stringere i tempi sulle risposte attese. Sciopero all’orizzonte

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La Lega Serie A aspetta di conoscere le risposte del Governo in merito alle richieste effettuate sia sugli ingressi negli stadi che sui ristori, alternativa potrebbe essere lo sciopero. Oggi il Corriere dello Sport scrive sull’argomento. “Ufficialmente tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’assemblea della Serie A di oggi pomeriggio non ci sono né la questione spettatori negli stadi né le misure di sostentamento richieste, insieme alla Figc, al Governo, ma se il presidente Dal Pino o l’ad De Siervo toccheranno (come inevitabile) il tema nelle loro comunicazioni di inizio riunione, i proprietari sono pronti a ribadire la necessità di un aiuto da parte delle istituzioni. E pure in tempi rapidi. Molti presidenti aspettano entro la fine della settimana (i biglietti vanno messi in vendita…) la risposta sull’apertura degli impianti almeno al 50% effettivo (posti alternati a scacchiera) già dalla prima giornata per i possessori di Green Pass. Via dunque il distanziamento di un metro previsto nel dpcm. Altrimenti? Nessuno pronuncia la parola sciopero, ma è facile immaginare che De Laurentiis, che avrà la “prima” in casa (Napoli-Venezia), non gradirebbe un mancato assist ai tifosi dal vertice di mercoledì tra Gravina e la Vezzali e poi dal Governo. Idem per quel che riguarda gli aiuti fiscali, richiesti in maniera attenta e articolata nel documento inviato a Draghi. Peccato che la risposta della Vezzali, arrivata in un’intervista su “Milano Finanza” («Ristoro e dilazione fiscale per club e Figc? Con tanti settori in difficoltà o proprio in ginocchio, parlare di aiuti di Stato al calcio rischia di essere poco comprensibile per i cittadini. Il sistema calcio era in perdita prima della pandemia e il problema è strutturale»), abbia già fatto storcere il naso a più di un dirigente”.

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