Le strane regole del Var, nel 3°anno disastri totali

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Nell’anno terzo del Var (quello dei dieci e passa rigori negati al Napoli) gli errori arbitrali hanno raggiunto livelli di disastro totale, con un protagonista assoluto: l’arbitro Rocchi, con ben sei direzioni di gara condite da errori evidenti e decisivi. Nell’era della tecnologia, un anno fa qualcuno si prese la briga di stilare una graduatoria sulle sviste del Var, contandone alla fine 52 e con lo stesso Rocchi e altri cinque internazionali a collezionare la maggior parte di gaffe. Il fischietto toscano (con Chiffi al Var) compie il suo capolavoro in Bologna-Juventus, negando un rigore ai rossoblù, perdendosi il calcione rifilato a Juwara e sorvolando pure sull’espulsione del bianconero Danilo. Le continue interpretazioni personali della moviola in campo hanno generato un anno fa polemiche infinite, tali da invocare una revisione del protocollo per fare chiarezza su come e quando deve intervenire il Var. Alla fine sono stati contemplati quattro casi: a pagina 153 del regolamento è chiaramente scritto che… «il Var può assistere l’arbitro solo in caso di chiaro ed evidente errore o di grave episodio non visto in relazione a : 1) gol/non gol; 2) rigore/non rigore; 3) espulsione diretta; 4) scambio d’identità, quando viene ammonito o espulso il calciatore sbagliato».
Precisazioni che non hanno però chiarito la dinamica di episodi contestati e anche questi decisivi: il capolavoro della passata stagione lo firmano Banti al Var e Giacomelli in Napoli-Atalanta. Il difensore bergamasco Kjaer si avvinghia a Llorente, tirandolo giù. Niente rigore, anzi sul capovolgimento di fronte gol-vittoria dei lombardi. L’arbitro viene richiamato dal Var ma di comune accordo viene confermata la decisione iniziale: niente rigore e rete convalidata all’Atalanta. Quell’episodio venne contestato dal tecnico azzurro Ancelotti al designatore Rizzoli in una riunione tra arbitri e allenatori. «Non sia il Var a decidere le partite», disse Carlo, che un mese dopo lasciò la panchina del Napoli.
Le prodezze di quest’anno sono firmate da Fabbri in Napoli-Cagliari e da Doveri in Benevento-Cagliari con Mazzoleni al Var in entrambi in casi. La vergogna assoluta è però il rigore-tuffo di Cuadrado in Juventus-Inter (il colombiano non aveva subito il fallo da Perisic ma lo aveva commesso), arbitro Calvarese, Irrati alla moviola: dopo quattro anni, dalla Juve alla Juve, tutto inizia e tutto finisce. Per ora.

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A cura di Angelo Rossi (Il Mattino)

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