Una vita in azzurro. Una vita di ricordi azzurri. Questa è quella di Bruscolotti, storico capitano del Napoli, difensore con cui era difficile “passare”.
511 partite con il Napoli. Ricorda i suoi avversari? « Li ho visti da vicino quei campioni che i ragazzini collezionavano con le figurine: Riva, Boninsegna, Bettega, Pulici, Graziani, Prati, Rossi. Non ho nessuna maglia, perché all’epoca se osavi scambiarla ti ammazzavano. Ricordo il grande Gigi Riva che dopo la gara col Cagliari mi chiese quanti anni avessi: Signor Riva, ne ho 21. Cavolo, sei tosto davvero».
Ecco, tosto. Facile quindi arrivare a palo e fierro? «Il pubblico di Napoli mi incoronò con questo soprannome che a me è sempre piaciuto. Rifletteva esattamente quello che volevo essere in campo, una roccia insuperabile. Proprio come il mio idolo: Tarcisio Burgnich. Era un esempio per me, anche di stile. Figurarsi quando me lo ritrovai libero nel mio Napoli, compagno di squadra. Un sogno che si avverava».
P. Taormina (Il Mattino)