Tutti stanno trovando posto in panca. Allegri, Inzaghi, Mourinho…Tutti, tranne Sarri. L’uomo che ha creato una delle squadre più spettacolari del calcio europeo, al momento è disoccupato. Pare che in pochissimo tempo la serie A lo abbia dimenticato. Perché sul serio nessuno lo ha corteggiato con convinzione: la Roma, l’Inter, la Lazio, tutte senza convinzione. Gli unici che davvero si sono fatti vivi sono stati quelli della Fiorentina. Ma Sarri vuole parlare con i presidenti e con Commisso non ha mai parlato. E il Napoli? De Laurentiis non ha mai fatto passi di riavvicinamento. Il ciclo Sarri è il passato, anche se lui le eventuali sirene napoletane le avrebbe ascoltate. Perché qui ha lasciato il cuore. Tra due giorni la Juve gli comunicherà la disdetta unilaterale del contratto e gli farà arrivare un bonifico da 2,5 milioni di euro. Anche in questo caso, messo alla porta senza capire il perché. Dal 1° luglio sarà libero. Non vede l’ora. Ha uno strano destino: passa sempre per quello che dice no per questioni tattiche. Non è vero nulla. Non dice mai di no a prescindere. Non trascura i progetti, sa bene che non è aria di vacche grasse e quindi non è vero che chissà che pretese ha nel momento in cui inizia una discussione. Aspetterà ancora. Ogni tanto c’è chi la memoria la ritrova.
Il Mattino