Il calcio ed il suo momento, il Napoli dopo la mancata Champions. A “Si gonfia la rete”, trasmissione radiofonica di Radio Marte, interviene l’avvocato Fulvio Marrucco:
“I grandi club dovranno fare qualche passo indietro. C’è stata una contrazione spaventosa dei ricavi, al di là della pandemia che non ha consentito l’ingresso allo stadio dei tifosi, che rappresentava una fonte di reddito notevolissima, sono avvenute anche una contrazione in Cina sugli stipendi dei calciatori e quindi un minor investimento di club che sono stati sfogo per i club europei per plusvalenza, così come ha influito anche il problema Brexit. Per tutta una serie di motivazioni, chiaramente siamo in un momento di grandissima difficoltà e ridimensionamento per il calcio. Staremo a vedere. Vediamo l’Inter, le problematiche Juventus e tanti club in Europa non sono messi meglio.
Napoli-Verona? Ne stiamo sentendo di tutti i colori. Io credo che la spiegazione sia nel fatto che calciatori e tecnico abbiano sottovaluto l’impegno, ritenendo che con la vittoria di Firenze l’obiettivo fosse stato raggiunto. Cioè che leggo e sento mi lascia perplesso perché non credo che i calciatori rinuncino a una vetrina importante come la Champions League, né che giocatori importanti possano tramare qualcosa nell’ombra insieme all’allenatore. Devo sempre presumere la buona fede, c’è stato un grossissimo peccato di presunzione. L’atteggiamento è stato poco edificante. Io continuo a non spiegarmi come mai non sia stato schierato Demme, cioè il giocatore che ci ha riportato a galla. Anche nel subentro, quando sei andato in vantaggio, poteva entrare.
Cessioni eccellenti? Penso ci possano essere, magari anche più di qualcuna. Credo che tutto dipenda dalla scelta dell’allenatore: in base a quello capiremo qual è il progetto. Non credo che, qualora venisse Allegri, acconsentirebbe a una rivoluzione. Aspettiamo la prossima settimana e capiremo tanto, anche a livello di strascichi che porterà questa partita. La società ha rinunciato a veri leader nello spogliatoio, a giocatori di grande personalità. Chiaramente è venuto meno lo spirito che occorreva in quella partita. Non so quale sarà la reazione della società non solo dal punto di vista di un ridimensionamento o della riduzione del budget e degli investimenti ma soprattutto mi chiedo se questa partita porterà anche a reazioni diverse. Quindi non solo cessioni per esigenze di bilancio ma anche risoluzioni perché si è rotto qualcosa.
Maksimovic può restare? Non lo so, in questo momento non ho informazioni in merito. Posso garantire che io raramente ho conosciuto un giocatore del Napoli tanto affezionato a città e maglia, una cosa del genere è sempre un valore. Koulibaly? Non so nulla ma è chiaro che la società cercherà un ridimensionamento se prenderà un determinato tipo di allenatore o non lo farà se arriverà un altro tipo di tecnico, ammortizzando in altra maniera un’eventuale permanenza. Tutto è in mano alla società. Penso che si stia progettando il Napoli dei prossimi 3 anni”.