Bufera alla partita del cuore, cacciata perchè donna la componente del gruppo napoletano The Jackal

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«Non puoi stare qui perché sei donna». Una vera e propria bufera si è abbattuta sulla partita del cuore della nazionale cantanti giocata ieri sera a Torino, ma in bilico per molte ore prima che tutto rientrasse. L’ennesimo episodio di sessismo, ma mai ci si sarebbe aspettati che avvenisse proprio ad un evento benefico. Il caso scoppia dopo la denuncia via social di Aurora Leone e Ciro Priello del gruppo satirico napoletano The Jackal, da anni sulla cresta dell’onda per i loro video originali e divertenti pubblicati online. Tutto è accaduto lunedì sera alla cena organizzata prima del match. «Ci eravamo seduti al tavolo della nazionale cantanti – ha spiegato Aurora dei The Jackal in una storia pubblicata su Instagram – ma è venuto il direttore generale dell’organizzazione, Gianluca Pecchini, per dirci che dovevamo alzarci». Allora Leone chiede spiegazioni a Pecchini. «Ce lo sta dicendo perché siamo della squadra avversaria? Facciamo per alzarci ma ci sentiamo dire che Ciro poteva stare e io no perchè sono una donna». Aurora fa notare di essere stata invitata e di dover giocare perché le hanno chiesto anche la taglia del completino per entrare in campo. La risposta di Pecchini è raggelante: «Eh – ha riferito la replica del dirigente la stessa Leone – il completino te lo metti in tribuna. Da quando in qua le donne giocano a calcio?». Dopo la pubblicazione del video da parte di Aurora fioccano le prese di distanze dal direttore generale Pecchini: Eros Ramazzotti, anima della nazionale cantanti, annuncia la sua assenza all’evento in solidarietà con Aurora. In poco tempo il caso deflagra e Pecchini è costretto a dimettersi mentre Aurora e Ciro fanno rientro a Napoli.

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IL RETROSCENA
Eppure Pecchini aveva provato a resistere. Ieri mattina un comunicato diffuso dalla Nazionale cantanti tenta di ribaltare la vicenda. «Non accettiamo arroganza, minacce e violenza verbale – recitava il comunicato – Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che, dal 1985, hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della partita del cuore. Noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti». Per Pecchini quelle accuse sono state mosse da Leone soltanto per cercarsi della facile pubblicità. La difesa in trincea dura però lo spazio di un attimo, pochi minuti e la nota viene cancellata anche dai canali social della nazionale. Che il caso non possa rientrare alla leggera lo si capisce dall’annuncio di Ramazzotti che si tira fuori, lo seguirà dopo poco anche Ermal Meta. Pecchini viene così costretto a dimettersi. «Mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone». L’evento, dopo le dimissioni e la ridda di polemiche, può così cominciare.
IL CAPITANO
É Enrico Ruggeri, capitano della nazionale cantanti a mettere la parola fine prima del calcio d’inizio della partita di Torino. «Volevo stigmatizzare – spiega l’ex vincitore di Sanremo – un episodio ignobile da parte di un membro di un nostro staff. Non mi piace scappare, ci metto la faccia. Faccio le mie scuse ad Aurora, noi non eravamo presenti quando è successo quel battibecco. Voglio però ribadire che la nazionale cantanti in 40 anni ha raccolto 100 milioni per la lotta al cancro». La partita del cuore diventa così un’occasione anche per la lotta ad ogni discriminazione, fuori programma viene così invitata la squadra femminile della Juventus per dare il calcio d’inizio della gara.
LE REAZIONI
Nel corso della giornata tutti si dissociano dalle parole di Pecchini dal mondo dello sport a quello della politica. Gigi Buffon, ieri alla partita, proferisce parole come macigni: «Una raccolta di beneficenza, inclusiva per definizione, non può trasformarsi nel teatro di assurde discriminazioni sessiste. Sono senza parole di fronte a tanta idiozia». Sulla stessa scia il tecnico della Juve, Andrea Pirlo. In molti sui social hanno manifestato il proprio sostegno ad Aurora, da Fedez alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, dall’ex stella della nazionale femminile, Carolina Morace al mondo politico con Giorgia Meloni e Laura Boldrini. Alla fine ieri sera le donne non solo hanno giocato a calcio, ma hanno pure dato spettacolo.

 

Fonte: Il Mattino
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