Roberto Ventre : “Se Osimeh avesse 26 anni sarebbe solo fortissimo…”

"Quando ci arriverà, potrà essere un attaccante inimmaginabile..."

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Forse, De Laurentiis se ne sta rendendo conto. O forse no. E questo, a dire il vero, sarebbe un bel guaio. 80 milioni è costato. Lo ha detto il patron, lo ha spiegato che lui conta anche la valutazione dei baby azzurri girati al Lille. Magari il prezzo è attorno ai 50 milioni e sono soldi che il ragazzo li vale tutti: sei gol nelle ultime sei partite. Ma non sono solo i numeri a illuminare. Non è solo il calciatore più caro del Napoli. È il presente e futuro dell’attacco azzurro. Un attacco costruito da Gattuso attorno a lui. Fin dall’estate scorsa. Costruito sulla sua velocità progressiva, sulla sua freddezza, la sua tecnica. Certo, Italiano ha schierato i suoi in campo quasi a fargli un regalo: con la difesa così alta, Victor aveva la stessa faccia di un bambino all’interno di un negozio di giocattoli. Ha fatto man bassa di ogni cosa. E ha pure regalato un assist per Lozano. Insomma una meraviglia. Con Gattuso che era sempre lì a dirgli qualcosa: “Non fermarti”. “Ancora ancora”. E Osimhen non si è mai fermato, mai. Senza sosta, anche nel dare una mano agli altri. Giuntoli lo ha pescato in Francia un anno fa proprio di questi tempi, durante il lockdown: era rimasto colpito anche dalla sua storia personale, quando da piccolo era costretto dalla miseria a vendere bottiglie d’acqua ai semafori alla periferia di Lagos. Giuntoli e Gattuso lo hanno preso per mano senza mai dargli ansie: anche il Covid non è stato un dramma. Era infortunato, non avrebbe potuto giocare per almeno un altro mese, giusto che tornasse a casa sua, dalla sua famiglia in Nigeria dove poi ha preso il coronavirus. Poi la botta alla testa a Bergamo. Ora nonostante questo e nonostante tutto, Victor Osimhen è diventato Victor Osimhen. E a veder bene non ci ha messo neppure troppo tempo: perché con quella di ieri sono solo 13 le presenze da titolare con il Napoli in campionato in questa stagione. Adesso divora bistecche, la sua passione, ma anche avversari. Volontà, resistenza psicologica e assorbimento dei colpi hanno dunque permesso al Napoli di arrivare a questo punto della stagione con questo straripante Osimhen. Se il ragazzo avesse 25 o 26 anni sarebbe fortissimo e basta, siccome invece ne ha poco più di ventidue può diventare un attaccante inimmaginabile. Insomma, soldi ben spesi. A fine gara un messaggio sui social, a conferma che questo silenzio stampa è divenuto insopportabile: «Performance solida da parte di tutta la squadra, concentrati per martedì». Nota triste: trauma distorsivo per Mertens, oggi gli accertamenti. R. Ventre (Il Mattino).

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