“Questa stagione, per me e il mio Empoli, è stata più faticosa del normale. La squadra è composta da ottimi giocatori, per il livello della rosa e per ciò che abbiamo mostrato sul campo, avremmo dovuto guadagnare la promozione un mese fa – queste le parole del Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il campionato l’abbiamo vinto meritatamente, bisognerà concluderlo in maniera decorosa e puntare già alla prossima stagione. La salvezza dell’Empoli in Serie A, vale quanto lo Scudetto per il Napoli. Il nostro orientamento sarà quello di puntare, appunto, a restare nel massimo campionato. Questo gruppo merita la conferma in toto, anche perché, tre anni fa, facemmo l’errore di vincere il campionato cadetto e mettere in discussione chi c’era, ed infatti retrocedemmo subito. Abbiamo totalizzato 70 punti, ma la squadra ha valori di un club da 83-85 punti. Questo gruppo farà bene anche in Serie A, ne siamo convinti. Ricci? È un ragazzo di 20 anni, il suo valore l’anno prossimo potrebbe raddoppiare. Il progetto va confermato sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista economico. In passato ho commesso degli errori: trattenni Di Natale e Rocchi un anno in più, ad esempio. Quando arrivano squadre importanti, credo che sia giusto cederli, anche perché, è l’occasione di una vita per i calciatori. De Laurentiis? Aurelio è impegnato nel centrare l’obiettivo Champions, non l’ho ancora sentito, aspetto una sua telefonata per una cena insieme. A Gennaio ci siamo sentiti e mi fece i complimenti dopo la partita con il Napoli, in Coppa Italia. Parisi? Un terzino di qualità, in campo ha degli atteggiamenti di un calciatore esperto, ma deve completare il processo di maturazione. Dionisi? Abbiamo un allenatore che crede molto nel lavoro durante la settimana, per l’organizzazione della squadra. Ha un ottimo staff, un gruppo davvero eccezionale. Questa mattina, quando ho sentito mia figlia, mi ha riferito che alle 8:30 del mattino erano già tutti a lavoro. Credo che l’unica cosa che manchi a Dionisi sia il passare per una serie di sconfitte. Se è da Napoli? Sarebbe fantastico per lui fare l’allenatore della squadra partenopea, certo, ma lì ci sono delle pressioni molto importanti, anche due pareggi di fila fanno storcere il naso alla piazza. Deve completare il suo processo di crescita, prima di un passo del genere”.
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