Il gol più bello di Osimhen: aiuterà la ragazza mutilata scoperta sui social
Esattamente come nelle favole. Solo che oggi, nel terzo millennio, invece del «C’era una volta», bastaun «Posta una storia».Ecco quello che è successo nelle ultime 48 ore sui profili social di Victor Osimhen. Due giorni fa l’attaccante del Napoli ha postato una storia con la foto di una ragazza africana senza una gamba mentre trasportava dell’acqua in strada. Insomma, un’immagine decisamente commovente di un momento di grande difficoltà per una persona comune. All’interno della storia postata da Osimhen, l’appello rivolto a chiunque la riconoscesse per poterli mettere in contatto. Sono passate appena 24 ore e ieri è arrivato il secondo capitolo della storia, forse il vero e proprio lieto fine. Sì, perché Osimhen ha pubblicato il fermo immagine di una video chiamata tra lui e la ragazza. «Trovata. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato. Che Dio vi benedica». Nell’immagine Osimhen ritratto con un cappuccio in testa e in un riquadro piccolino in alto a destra e il viso bello sorridente della ragazza alla quale l’attaccante del Napoli ha fatto subito sapere di volerle essere d’aiuto in termini economici.Un sostegno reale e rapido per aiutarla ad affrontare le avversità della vita acuite dal grave problema fisico che di cui è vittima. Una storia andata a lieto fine grazie al potere dei social. Perché nell’arco di poche ore dal primo post-appello di Osimhen, è iniziata una vera e propria gara di solidarietà per cercare la ragazza dell’immagine e metterla in contatto con l’attaccante azzurro. «Questa immagine è davvero demoralizzante ma allo stesso tempo motivazionale. Se avete una qualsiasi informazione utile su come posso trovare questa ragazza, non esitate a mandarmi un messaggio», questo il contenuto del primo post pubblicato da Osimhen. Un messaggio chiarissimo che infatti ha impiegato poco a fare centro.
LA SOLIDARIETÀ Nell’immagine di una ragazza in strada, costretta a lavorare per poter sopravvivere, nonostante la grave menomazione, ha fatto tornare Osimhen con la mente alla sua infanzia, in quella Lagos dove lui stesso è cresciuto vendendo bottiglie per pochi spiccioli ai semafori, in mezzo al traffico. Anche ora che Victor è un calciatore professionista e un attaccante affermato di un top club di serie A, non dimentica il suo passato e le sue origini. Il legame con l’Africa epiù in particolare con la Nigeria è sempre solidissimo. Non perde mai l’occasione per mandare messaggi di affetto e vicinanza ai suoi connazionali che considera tutti come dei fratelli.
CUORE D’ORO Ma quello di Osimhen è solo ultimo di una lunga serie di gesti caritatevoli da parte dei giocatori del Napoli. Basti pensare che poco più di un mese fa il difensore senegalese Koulibaly era stato avvistato nei pressi di un semaforo ad Agnano mentre regalava giacconi per l’inverno ad altri ragazzi di colore. Il tutto nel più totale anonimato, senza voler minimamente che la cosa venisse pubblicizzata: solo ed esclusivamente per fare del bene. Atteggiamento non diverso da quello di Dries Mestens, “pizzicato” mentre offriva la pizza ai clochard di piazza Garibaldi: i senzatetto costretti a vivere in condizioni di grande difficoltà nei pressi della stazione centrale di Napoli. Gesti di grande umanità da parte di uomini prima ancora che grandissimi protagonisti in campo.
B. Majorano