Il Cds vota: Fabian, eleganza e personalità, Lozano stenta, Demme opaco
Più che sufficiente Koulibaly, male invece Hysaj
Il Napoli esce sconfitto per 2-1 sul campo dell’Allianz Stadium contro la Juventus, dove gli azzurri hanno pagato un primo tempo non all’altezza della situazione. Infatti i bianconeri entrano con un piglio più grintoso e dopo aver sprecato con Cristiano Ronaldo la rete di testa, arriva il gol del portoghese su spunto di Chiesa da destra. I partenopei concedono campo ai padroni di casa dove manca l’affondo decisivo. Solo Insigne cerca il gol, ma la traiettoria finisce alta di poco. Manca ad entrambe un rigore alla Juventus per il contatto Chiesa-Lozano e al Napoli Alex Sandro su Zielinski. Nella ripresa azzurri con un piglio diverso, gli ingressi di Politano e Osimhen danno una spinta diversa. I bianconeri, dopo aver difeso, raddoppiano con il tiro preciso nell’angolo di Dybala. Nel finale rigore per i partenopei per il fallo sul nigeriano di Chiellini e dal dischetto Insigne spiazza Buffon. Secondo il CdS Koulibaly va oltre la sufficienza, mentre non bene Hysaj.
Meret 6 – Su Ronaldo non può neanche votarsi a un santo amico e neppure su Dybala c’è molto da fare. Come se ce l’avessero con lui.
Di Lorenzo 5,5 – Con Chiesa o, per un po’, con Cuadrado, senza mai riuscire a scovare in sé il passo per andare a fronteggiare come servirebbe. Cenni incoraggianti alla distanza.
Rrahmani 5,5 – CR7 si stacca da lui e lo lascia lì, a chiedersi cosa sia successo. Certe cose càpitano, contro questi fenomeni. Una chiusura che serve (su Chiesa) e poi piccoli disagi.
Koulibaly 6,5 – Si concede divagazioni, lanciandosi avanti, poi rimedia con quella falcata possente che conquista.
Hysaj 5 – Va in difficoltà immediatamente e dà più garanzie quando spinge che quando è costretto a prendere Chiesa (che sul gol gli parte).
Mario Rui (30’ st) 6 – Tanto per mettere freschezza.
Fabian Ruiz 6,5 – Ha un’eleganza innata e pure una personalità che finisce per marchiare le fasi, anche le giocate.
Petagna (44’ st) sv – La disperazione è un elemento per cui affidarsi a lui.
Demme 5 – Le due scarpette diverse rappresentano l’elemento più stravagante d’una serata quasi anonima, buttata via tra pensieri disordinati.
Osimhen (9’ st) 6 – Almeno lo avverti, fisicamente, e costringe la Juve a sprecare energia.
Lozano 5,5 – Per arrivare a lui il Napoli fa una faticaccia, e infatti non ci riesce. Non è ancora il messicano pre-infortunio e su Chiesa è scomposto e leggero.
Politano (9’ st) 5,5 – Finisce per ritrovarsi in scaramucce che lo distraggono.
Zielinski 7 – Una veronica che seduce, un rigore su di lui che ci sarebbe (eccome), un anguilla (una biscia?) che scivola via. E pure davanti alla difesa ha idee.
Insigne 6 – Le giocate sembrano avvolte semplicemente intenzioni inespresse. Si sveglia (14’ st), costringe Buffon a replicargli, poi demolisce il tabù e dimostra che c’è.
Mertens 5 – Finisce per rappresentare una presenza ornamentale, mentre invece dovrebbe offrirsi come valore aggiunto. Da centravanti o da sotto-punta non è Ciro.
Elmas (30’ st) 6 – Di nuovo nei due della mediana. Boh!
Gattuso (all.) 5,5 – La gioca, senza paura, persino con atteggiamento spinto, che però concede campo e contropiede alla Juventus.
A. Giordano (Cds)