La costruzione dal basso: moda o calcio del futuro?
La legge di conservazione della massa nella sua versione più conosciuta dice così: “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.
La costruzione dal basso ha trasformato anche il calcio italiano, ricordando il famoso “catenaccio italiano” degli anni ’80 e ’90. Quel sistema prevedeva la marcatura a uomo degli avversari, e modificò per primo alcuni moduli iniziando così l’era delle ali esterne. Si modificò negli anni ’70, quando arrivò la marcatura a zona. Così fondendosi la marcatura a zona e il catenaccio, si trasformò il calcio italiano nella famosa “zona mista” di Trapattoni con la Juventus, Bearzot e Vicini con la nazionale italiana.
Le statistiche (figura 1) ci aiutano a capire anche lo stile di gioco che vuole Gattuso. Infatti nelle statistiche possiamo vedere la posizione occupata dal Napoli nella stagione 2018/2019, ovvero il 10° posto, a differenza dell’anno successivo dove è addirittura al 1° posto. Nelle statistiche sotto si analizza come primo punto i passaggi tentati e completati dal portiere con palla inattiva, ovvero rimessa dal fondo.
Dalle statistiche appena lette, vediamo che il Napoli ha fatto un balzo in avanti; da una stagione all’altra c’è stato il cambio di regolamento con l’introduzione del passaggio in area di rigore. I portieri sono stati sempre: Ospina, Meret e Karnezis, ma a cambiare è stato l’allenatore, passando da Carlo Ancelotti, a Gennaro Gattuso a metà dicembre del 2019.
Un’altra statistica che andiamo a prendere in considerazione sono i passaggi effettuati dal portiere nella propria metà campo con la seconda colonna che indica i passaggi lunghi nella metà campo avversaria. Nella classifica vediamo come il Napoli abbia cambiato il suo stile di gioco.
Gattuso vuole la costruzione dal basso, ma deve essere ben equilibrata con il lancio lungo; infatti notiamo l’Atalanta che addirittura in differenza è in negativo, ciò sta a dimostrare che lancia sempre lungo per l’attaccante, eppure nella stagione 2019/2020 ha chiuso al 3 posto. Ciò fa capire che si sta andando sempre più verso la costruzione dal basso, finchè non arriverà un nuovo stile che trasformerà il gioco. Come detto all’inizio: “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.
A cura di Antonio Pisciotta