Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, è intervenuto su 1 Station Radio, ecco le sue parole: “Io fautore del VAR? Blatter mi chiamò e mi parlò del VAR, approfittai di questo rapporto per far esordire la tecnologia in Italia, ma l’idea fu sua e della FIFA. Ad oggi è indispensabile. Il problema, però, è che gli arbitri non sempre usano questa importante innovazione, anche quando servirebbe, per via del loro orgoglio. Un direttore di gara che si fa affiancare dal Var garantisce un giusto spettacolo al pubblico perché quando c’è la certezza della decisione arbitrale vengono a decadere ogni tipo di polemica e, dunque, il pubblico non si disaffeziona. Fuorigioco-VAR? Al momento è in atto un discorso su questo tema dall’International Board. Quest’ultima è formata da diversi inglesi, dunque è difficile far cambiare loro idea, ma il fuorigioco non è facile da individuare se non con l’ausilio del VAR. Dichiarazioni di Orsato sull’episodio di Pjanic? Non entro in queste polemiche, ormai è passato tanto tempo. Il fallo di Bakayoko in Milan-Napoli? Bisogna prendere atto delle situazioni così come si sono svolte, ed una volta chiuse non si possono riaprire. L’errore fa parte del gioco, anche gli arbitri sono uomini e possono sbagliare. Cosa manca al calcio Italiano per raggiungere i livelli europei? Il vero problema è di tipo economico. La crisi attanaglierà le società di Serie A per diversi anni, e non sono sicuro che basteranno i diritti Tv per coprire le spese. Ogni club italiano dovrà rivedere i propri piani, sarà una tragedia che colpirà tutti. Comunque, la situazione era diventata insostenibile già da prima: gli stipendi dei calciatori erano arrivati a cifre improponibili, ottenute, tra l’altro, non rispettando il reale valore espresso in campo ma seguendo altri parametri. La parte economica sarà importante per diversi discorsi non semplici legati agli assetti societari. “