“Continuo a seguire il calcio Italiano, sono stato 9 anni lì e ho ancora tanti amici che giocano sia in Serie A che in B – queste le parole di Omar El Kaddouri, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Torino, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -.
Quando sono andato via dal Napoli, la squadra è cambiata tanto. Ogni tanto guardo le partite del azzurri e giocano sempre molto bene. Purtroppo, quest’anno, è mancato quel qualcosina in più e si sono persi dei punti importanti. Ci sono state tante assenze, sia per infortunio che per Covid. Cosa manca rispetto al mio Napoli? È una squadra molto giovane, dunque, probabilmente, manca un po’ di esperienza per portare a casa il risultato in determinate situazioni. Vedo anche mancanza di sana cattiveria e carattere. Ho visto anche l’Europa League: con il Paok Salonicco, quest’anno, ho giocato contro il Granada ed ero sicuro che il Napoli avrebbe passato facilmente i sedicesimi di finale. Non mi sarei mai aspettato che gli spagnoli avrebbero potuto eliminare gli azzurri. Insigne? È sempre stato un calciatore fantastico anche quando c’ero io. All’epoca era ancora molto giovane ma dimostrava già le sue qualità. Ora, oltre a mostrare grandi qualità tecniche, sta dimostrando di avere il carattere da leader e da capitano vero. Lorenzo ha vissuto il Napoli dei migliori anni, dove si è sfiorato anche lo Scudetto, ha accumulato molta esperienza ed ora L mette in campo al servizio della squadra. Chi reputo superiore tra Mazzarri e Sarri? Col primo arrivai a campionato in corso, e la squadra già sapeva cosa fare. Con Sarri era un progetto nuovo: all’inizio è stato un po’ difficile, ed abbiamo avuto qualche difficoltà. Poi, con il tempo, si è visto il gioco ed i risultati. L’anno dei 91 punti abbiamo fatto il massimo: non è mai successo a nessuno di arrivare secondo con quei punti. Bisogna fare solo i complimenti a chi ha fatto più punti di noi. Non credo che lo Scudetto lo abbiamo perso in albergo a Firenze. Quella partita era da vincere e purtroppo è andata male. Quell’anno lì si potevano fare solo i complimenti a noi ragazzi, facemmo una stagione straordinaria. Osimhen? Credo che abbia le potenzialità per fare bene a Napoli, io lo conoscevo già da prima del suo approdo in Italia. È molto giovane, e l’anno prossimo potremo vedere tutte le sue potenzialità, così come è accaduto l’anno scorso con Lozano, che finalmente quest’anno è esploso. Il Napoli non sbaglia mai gli investimenti in attacco: io ho giocato con Cavani, Higuain e Mertens. Ritorno di Sarri? Lui è un grande allenatore che riesce a trasmettere una sua identità alla squadra. Tra l’altro ci sono ancora tanti giocatori che lo conoscono molto bene. Sono convinto che se dovesse tornare al Napoli farebbe benissimo. Anche se credo bisognerebbe dare un po’ di fiducia a Gattuso: vedere i calciatori che quando segnano vanno ad esultare con lui è una cosa molto bella. Torino? Spero che riescano a salvarsi, con la rosa che hanno non possono essere in quella posizione in classifica. Quando finisci in quelle zone, è difficile anche reagire a livello mentale. Inoltre è una piazza importante che merita di stare nella massima serie. Paok? È stata una stagione difficile. Siamo partiti molto bene sia in campionato che in Champions, dove abbiamo eliminato il Benfica. Poi le cose non sono andate benissimo. Ora lottiamo per il secondo posto in classifica, e ieri abbiamo vinto la prima partita dei playoff. Anche se sto molto bene in Grecia, un giorno mi piacerebbe tornare in Serie A. A giugno mi scadrà il contratto e vedremo quale sarà la scelta migliore per me e la mia famiglia”.