A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Alfonso De Nicola, ex responsabile medico del Napoli.
“Ghoulam? Io ho visto la partita e ho notato che è uscito dal campo molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, io mi auguro che ripeta la prima riabilitazione, perché nei primi due mesi era pronto. Mariani disse che non aveva mai visto una cosa così, disse di farlo correre, io gli risposi che era troppo presto. Poi ci fu una frattura della rotula, non so a cosa fu dovuta. Ha giocato un campionato intero con Ancelotti e io pensavo, tra me e me, che forse era il caso di fermarlo, ma non avvenne. Il nostro vero lavoro è riuscire a capire perché quando ti rompi un crociato hai la possibilità altissima di rompere l’altro. Ipotizziamo che Ghoulam abbia eredito dai suoi familiari, oltre alle doti di corsa, anche una debolezza costituzionale di certi legamenti. Allora è chiaro che se se ne rompe uno poi si rompe anche l’altro, com’è successo a Milik. Ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo, recuperando anche meglio. Ghoulam ha avuto anche le fratture di rotula successiva ed è quella la cosa che lascia un po’ perplessi. Non credo ci sarà lo stesso iter anche a questo ginocchio. La rottura del crociato di ieri è una rottura che non è facilissima da prevedere, ma si può prevedere. Quando lo facemmo operare al primo ginocchio io dissi al dottore di controllare anche l’altro ginocchio. Vorrei capire sempre il perché, potrebbe esserci anche una causa diversa tra un ginocchio e l’altro”.