Si aggravano i guai giudiziari di Jerome Boateng (32). La procura di Monaco di Baviera ha scongelato una denuncia per violenze fatta nel 2018 dalla ex compagna Sherin Senler, dalla quale ha avuto nel 2011 le gemelle Soley e Samia, e ha riaperto il procedimento istruttorio che nel 2019 lo ha visto indagato per lesioni colpose e calunnia nei confronti della modella Kasia Lenhardt. Successivamente Kasia non aveva voluto confermare le accuse davanti al giudice e l’indagine era stata accantonata. La procura monacense è entrata di nuovo in azione come un fulmine il 10 febbraio, all’indomani della morte misteriosa di Kasia nella sua abitazione a Berlino. Il magistrato Anne Leiding ha spiegato: «L’indagine è stata riaperta perchè, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte a Berlino, ci sono pervenuti nuovi elementi che potrebbero fornire indicazioni per una prosecuzione del procedimento. Le investigazioni non sono ancora concluse».
I FATTI
L’autopsia di Kasia, effettuata nel famoso ospedale berlinese Charitè, dove è stato curato il dissidente russo Alexei Navalny, ha portato alla luce la rottura del lobo di un orecchio. Il che potrebbe dimostrare le violenze nel rapporto sentimentale col giocatore, che l’avevano indotta alla denuncia circa un anno prima della loro tempestosa separazione. Il ritiro della denuncia potrebbe spiegarsi con la paura di Kasia di maltrattamenti e di venire abbandonata. Due settimane prima di morire, Kasia aveva firmato un’impegnativa legale a mantenere assoluto riserbo sulla sua vita privata con Boateng. Una settimana dopo, il 2 febbraio, Boateng annunciava la rottura della loro unione. Il 9 febbraio Kasia è stata trovata senza vita in casa, il giorno del sesto compleanno del figlio avuto da una precedente relazione. Il riserbo degli inquirenti ha originato voci di un fatto delittuoso, finchè il medico legale Michael Tsokos, responsabile dell’autopsia insieme con un ispettore della polizia scientifica, si e pronunciato in un videomessaggio: «Sui social si è vociferato che Kasia sarebbe stata uccisa e che l’autopsia non sarebbe stata effettuata in modo pulito. Kasia non è stata uccisa e lo dichiaro d’intesa con la procura di Berlino». Intanto a Monaco di Baviera dovrebbe rimettersi in moto l’istruttoria per la denuncia di Sherin Senler, il primo amore di Jerome. Si erano conosciuti sui banchi di scuola, potrebbero rivedersi in tribunale.
A cura di Enzo Piergianni. fonte: CdS