Fabio Parisi a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio Station sulle prossime strategie del Napoli in vista della prossima stagione: “Il Napoli, stasera, ha un appuntamento importante, ma ha anche tutte le carte in regola per poter ribaltare il risultato dell’andata – queste le parole di Fabio Parisi, procuratore ed agente FIFA, ai microfoni de ‘Il Sogno Nel Cuore’, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano su 1 Station Radio -. Credo che Gattuso stia facendo un eccellente lavoro, considerando le enormi difficoltà legate a gli infortuni, al Covid ed a questa stagione particolare. Cambiare allenatore adesso, sinceramente, non avrebbe senso. I conti andrebbero fatti a fine stagione. La situazione in cui versano gli azzurri è oggettivamente difficile. A fine stagione, De Laurentiis si confronterà con Gattuso e Giuntoli, prendendo le dovute decisioni. Determinate dinamiche tra società e staff tecnico andavano gestite in maniera diversa. Prossimo allenatore partenopeo? Dipende cosa vorrà fare il presidente. Se resteranno i calciatori più esperti, può venire anche un allenatore giovane. Ma se si vuole rifondare, c’è bisogno di un esperto sulla panca. Sondaggi di Adl? Il presidente è conosciuto, pertanto credo che Rino si sarebbe dovuto aspettare un comportamento del genere, e non credo che abbia influito sui risultati. Mercato Napoli? Nuno Tavares è stato monitorato, ma non c’è ancora stata alcuna offerta per il terzino portoghese, anche perché bisognerà capire se piace al prossimo allenatore. In uscita, invece, vedo lontani da Napoli Koulibaly, Fabian e Hysaj. I primi saranno sacrificati per fare cassa ed avere soldi da reinvestire. L’albanese è in scadenza e non credo rinnoverà. Osimhen? Credo sarà il futuro della squadra di De Laurentiis per diversi anni, è molto forte ed è un patrimonio della società. Bisogna solo aspettarlo, così come si è aspettato Lozano lo scorso anno. Sistema calcio? In Italia siamo ancora mentalmente indietro rispetto al resto d’Europa. Mi piace ricordare una frase di Gianluca Vialli: ‘In tutto il mondo il calcio è considerato uno sport, in Italia è considerato un gioco’. Da noi manca cultura sportiva, ancora non si accettano le sconfitte, si critica ogni minimo aspetto della propria squadra e si tifa contro le avversarie anziché concentrarsi sulla propria. Scudetto? Inter, Milan e Juventus chiuderanno ai primi tre posti, nonostante i rossoneri stiano vivendo un momento di calo. Occhio ai bianconeri: hanno un’arma in più che si chiama Cristiano Ronaldo”.
La Redazione